Era l'inizio di gennaio, sul palco del Ces 2010 di Las Vegas sale il Ceo di Microsoft Steve Ballmer e fra le mani a un mini computer a tavoletta, touch e multimediale. È lo Slate Pc, il prototipo di pc portatile ultra compatto di Hewlett Packard che il gigante di Redmond utilizza come "promo" per mostrare al mondo le capacità di Windows 7. Nei giorni scorsi è arrivata notizia, sul sito specializzato TechCrunch, che a Palo Alto avrebbero deciso di cancellare il progetto del tablet touch, atteso sul mercato in estate, basato sul nuovo sistema operativo di Microsoft. Le priorità di Hp sarebbero oggi altre, vedi il ritorno di fiamma negli smartphone con l'acquisizione di Palm, ma è molto gettonata anche l'ipotesi che uno dei motivi del fallimento sia lo scarso gradimento per le funzionalità di Seven. In chiave tablet, in altre parole, Hp punterebbe tutto su Android e WebOs (il sistema operativo per smartphone di Palm) e sarebbe secondo le indiscrezioni tentata di abbandonare anche processori e componenti Intel in quanto troppo esigenti in fatto di energia. Con la morte prematura dello Slate, viene quindi meno il rivale più accreditato dell'iPad di Apple e per la "tavoletta magica" della Mela non ci sarà neppure il problema di battagliare con l'avveniristico tablet a doppio schermo targato Microsoft, Courier, anch'esso richiuso in anticipo nei cassetti dei laboratori di Redmond. Che significato hanno, sempre che siano confermate, i dietro front di Microsoft e Hp, con quest'ultima, in particolare, molto attiva nel promuovere a colpi di video su YouTube il suo Slate negli ultimi due mesi? Innanzitutto uno: Apple può festeggiare tranquillamente il milionesimo iPad venduto, forte del fatto che la versione base in commercio negli Stati Uniti a 499 dollari ha un costo di produzione di soli 260 dollari, al cambio attuale circa 200 euro.

I pc bonsai in parabola discendente?
La domanda che si fanno invece gli analisti è la seguente: quanto la nuova generazione di mini computer a tavoletta (tablet, slate e smartbook) impatterà negativamente sulle vendite dei tradizionali netbook nel corso del 2010? Stando a un recente report di DisplaySearch, la domanda di dispositivi tablet registrerà un vero e proprio boom nei prossimi mesi, in modo particolare in Nord America e in Europa Occidentale (due mercati dove Apple ha stretto accordi con vari editori e content provider e dove concentrerà il suo maggiore sforzo a livello distributivo). Tabelle alla mano, le vendite a fine dicembre prossimo alla voce tablet/slate dovrebbero toccare quota cinque milioni di unità, con i netbook accreditati di un totale di circa 39 milioni di esemplari (cinque milioni in più di quelli finiti sul mercato nel 2009). Il comparto dei mini pc crescerà nel complesso del 28,5% in volumi e costituirà circa un quinto (43,8 milioni di pezzi) delle vendite totali di computer portatili previste per quest'anno, pari a poco meno di 215 milioni di unità. In termini di fatturato parliamo di un business da oltre 13 miliardi di dollari. In estrema sintesi il messaggio che arriva dagli analisti è il seguente: la popolarità presso i consumatori degli iPad e dei device a tavoletta in genere sarà tale da poter rubare spazi e utenti ai netbook, sebbene questi ultimi rimarranno molto appetibili (in Italia ne sono stati acquistati 570mila unità negli ultimi tre mesi del 2009) per i loro prezzi di listino. Ad avvalorare questa tesi sono arrivati, nei giorni scorsi, anche i dati di Idc. Il fenomeno dei pc bonsai, questa l'analisti della società di ricerca, potrebbe aver già toccato la sua punta più alta ed è quindi destinato a comprimersi. Il fatto che le consegne di processori Atom da parte di Intel siano in diminuzione sul totale dei chip per pc messi sul mercato dal colosso di Santa Clara (la quota è scesa nel primo trimestre 2010 al 20,3%, rispetto al 24,3% dell'ultimo periodo dell'anno precedente) sarebbe infatti il segno di una parziale disaffezione degli utenti per i mini portatili "low cost". Solo una flessione dovuta alla stagionalità? Forse. Certo è che per i netbook la concorrenza dei tablet touch come l'iPad e della prevista ondata di dispositivi (smartbook e slate pc) equipaggiati con la piattaforma Android di Google si farà sentire. Eccome.


(Credit: DisplaySearch)


(Credit: DisplaySearch)

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