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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2010 alle ore 15:47.
I rapporti fra il jazz e il cinema sono stretti fin dal principio. Sono due arti nate all'alba del secolo Ventesimo. Entrambe fanno discutere perché, oltretutto, vari studiosi – non a caso esperti dell'una e dell'altra – le definiscono "arti collettive" (o di collaborazione) nel processo creativo, un concetto che a prima vista può sembrare contraddittorio.
Sull'argomento "jazz e cinema" si sono scritti e si scrivono articoli in tutto il mondo e numerosi libri. Nel mucchio si possono scegliere, per comodità del lettore italiano, Jazz Sur Films dello svizzero francese Jean-Roland Hippenmeyer, Editions de la Thièle, che già nel 1972 menziona più di 800 film, realizzati fra il 1917 e l'anno del suo libro, che propongono jazz e cinema insieme: significativi sono specialmente il primo film sonoro di tutti i tempi intitolato The Jazz Singer (regia di Alan Crosland, 1927) nel quale si ascolta la voce di Al Jolson, e l'exploit del trombettista Miles Davis che nel 1957 incide "in diretta" la splendida colonna sonora di Ascenseur Pour l'Echafaud di Louis Malle guardando scorrere le immagini sullo schermo. Altri due libri da ricordare sono Cinema & Jazz a cura del Teatro La Fenice di Venezia (1985) e Il Jazz-Film di Guido Michelone (Edizioni Pendragon, 1997).
Questa premessa serve da introduzione alla bella notizia che Rita Marcotulli, pianista e compositrice di alto livello nell'ambito del jazz italiano e non solo, ha vinto il premio Ciak d'Oro 2010 per la migliore colonna sonora con la sua musica per il film Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo, tuttora presente nelle sale: il verdetto è stato pronunciato da una giuria di giornalisti specializzati. Inoltre, per lo stesso film, Marcotulli è candidata al Nastro d'Argento. La pianista romana, pur essendo ancora giovane, è ai vertici del jazz italiano dai primi anni ottanta, quando si fa subito notare per collaborazioni di prestigio e per il conseguimento di premi importanti. Il suo interesse per il cinema è più recente ma molto notevole e produttivo: basti citare l'amore per tutti i film di François Truffaut, in particolare per La Signora della Porta Accanto che le ha suggerito il cd The Woman Next Door per Label Bleu e concerti di successo. I giornalisti più attenti alle sue vicende artistiche non si sono affatto meravigliati, quindi, nell'apprendere che Rita Marcotulli, subito dopo aver letto il copione del film di Papaleo aveva già deciso di provvederlo della colonna sonora «puntando sull'elemento della natura che caratterizza sia il film, sia la regione Basilicata». A questo scopo ha riunito un'orchestra di dodici elementi di primo piano fra i quali il sassofonista inglese Andy Sheppard, suo partner insostituibile in dischi e concerti meravigliosi, il trombettista Fabrizio Bosso, il sassofonista argentino Javier Girotto, il contrabbassista Enzo Pietropaoli e il batterista Roberto Gatto. Il criterio della registrazione ricorda da vicino quello di Miles Davis per il film di Louis Malle, in quanto le abbondanti parti improvvisate sono eseguire guardando le immagini. E' previsto il cd, che si affiancherà ai più recenti della pianista come il mirabile duo con Andy Sheppard On The Edge Of A Perfect Moment, il piano solo The Light Side Of The Moon, Us And Them che rende omaggio ai Pink Floyd, Zapping, Koiné… e si potrebbe continuare.