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Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2010 alle ore 15:10.
Mai meno di 50 milioni di euro, sempre più spesso vicini ai 90-100 milioni di euro. Tanto vale ciascuno dei "colpi" milionari messi a segno a decine negli ultimi due anni nei musei europei, soprattutto francesi, russi, tedeschi e svizzeri, da bande internazionali specializzate in furti d'arte in gran parte olandesi, inglesi e francesi con le mafie italoamericana, cinese e giapponese a gestire dall'alto logistica e distribuzione.
I ladri spesso –come ha maliziosamente sottolineato venerdì 27 agosto l'Herald Tribune- trovano scarse protezioni, impianti d'allarme guasti, chiavi facilmente duplicabili e personale distratto.
In Francia a partire dalla fine di dicembre ne sono stati realizzati ben due tra il 30 e il 31 dicembre in Costa Azzurra e cinque nel resto del paese con bottini elevati dei quali due decisamente record. Il primo il 19 maggio al Museo d'arte moderna di Parigi dove un solo ladro ha portato via 110 milioni di euro sotto forma di quadri di Picasso, Matisse, Modigliani, Braque e Leger.
Il secondo in Costa Azzurra dove sono state sottratte opere di Picasso dalla casa di una nipote per un valore di poco inferiore. O come altri avvenuti nei forzieri di gallerie svizzere (a Zurigo, 2008, Cézanne, Degas, Van Gogh, Manet, 120 milioni di euro di valore in un solo colpo), tedesche, polacche e austriache (50 milioni la mitica saliera d'oro di Cellini). E infine il celebre Urlo di Munch due volte sottratto a Oslo.
Valori più alti-I valori comunicati sono spesso inferiori a quelli reali perché per esempio il sindaco di Parigi ha candidamente dichiarato il conto finale dei quadri rubati al museo di arte moderna sfiora in realtà i 500 milioni di euro. E poi le opere prendono il volo così bene che salvo qualche esemplare non se ne sa più niente. Per venire alle cronache degli ultimi giorni, clamoroso il furto avvenuto di recente al Museo del Cairo di un Van Gogh (39 milioni di euro valore ufficiale), poiché l'opera è stata rubata per la seconda volta e sempre grazie a protezioni decisamente inadeguate: Tvcc e allarmi guasti da tempo immemorabile. Furto del quale sono stati accusati a torto e precipitosamente due italiani e che invece sembra essere stato organizzato da basisti "istituzionali" su ordini giunti dagli Usa. In Italia invece da alcuni anni calano nettamente i furti d'arte e aumentano i recuperi grazie all'opera dei 300 specialisti dei nuclei territoriali del Ccptc, Comando carabinieri tutela patrimonio culturale che tra l'altro fanno formazione costante ad altri copri di intelligence dell'arte in 12 paesi compresa l'Inghilterra.