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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2010 alle ore 09:42.
Dopo l'operazione del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia, che ha accertato la scorsa settimana una maxi evasione di 91 milioni di euro nella vendita di opere d'arte attraverso le televendite ora l'indagine si è spostata sulla Rete.
I carabinieri del comando tutela patrimonio culturale hanno sequestrato in tutta Italia oltre cinquecento opere false dei maggiori artisti contemporanei, per un valore di circa sette milioni di euro, a casa di privati collezionisti che le avevano acquistate, in buona fede, sul web. I carabinieri hanno accertato che i collezionisti, convinti di fare «un buon investimento», avevano acquistato on-line dipinti, disegni, grafiche e cromolitografie dei più importanti artisti moderni e contemporanei: Matisse, Magritte, Prampolini, Burri, Fontana, De Chirico, Guttuso, Sironi, Rotella, Migneco, Capogrossi, Gentilini e Boccioni.
Le indagini, nate dal controllo delle transazioni effettuate sui siti Internet più conosciuti e dal continuo confronto con gli archivi e gli storici dell'arte, hanno portato alla denuncia a piede libero di dodici persone per falsificazione e commercializzazione di opere d'arte falsificate e al recupero di tutti i beni d'arte falsi posti in vendita dai singoli inserzionisti.
Le indagini durate un anno e mezzo sono state coordinate dalle procure di Roma, Palermo e Siena. L'autorità giudiziaria romana ha anche emesso un decreto di oscuramento delle aste pubbliche per la vendita di opere d'arte, in quanto riconducibili a due precisi nick-name usati da uno degli indagati. Il truffatore usava il doppio nick-name per attribuirsi anche dei feedback positivi, così da accreditarsi al meglio nei confronti dei possibili acquirenti.
Tra le opere poste sotto sequestro anche due dipinti antichi: un San Giovannino, falsamente attribuito a Guido Reni, posto in vendita a 300.000 euro, e un'opera di Teofilo Patini, commercializzata a 600.000,00 euro e proveniente da un furto in un'abitazione. I falsi, riprodotti secondo le tecniche e gli stili dei differenti autori, sono stati giudicati dagli esperti di buona qualità.