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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2010 alle ore 17:11.
Robert Plant, 62 anni, ex frontman dei Led Zeppelin da sempre contrario a contrario a riportare in vita la mitica band britannica, ha deciso, di ritornare ancora più indietro nel tempo, ai suoi 17 anni. Ed è così che ha resuscitato la Band of Joy, il gruppo di Birmingham attivo negli anni 60 nel quale Plant militò, assieme al batterista John « Bonzo» Bonham, fino alla creazione dei Led Zeppelin nel 1968. Plant ha battezzato Band of Joy il suo nuovo disco che uscirà il prossimo 14 settembre con l'etichetta Rounder Records, coprodotto da Plant e dal chitarrista Buddy Miller.
L'ispirazione gli è venuta un anno fa a Nashville, Tennessee, mentre stava lavorando al nuovo solo e aveva appena annullato il progetto di un sequel di Raising Sand, l'album uscito nel 2007 in cui Plant duettava con la cantante country Alison Krauss. Quell'album aveva ottenuto un grande successo, vari Grammy, incluso, nel 2009, quello di Album dell'anno, vendendo oltre 3 milioni di copie nel mondo. Il secondo progetto con la Krauss non sembra aver avuto la stessa fortunata ispirazione e il duo si è sciolto. La l'ispirazione è poi tornata mentre stava registrando a Nashville il solo. L'alto livello dei musicisti con i quali stava lavorando, tra cui il chitarrista Buddy Miller e la cantante Patty Griffin, ha molto entusiamato Plant che si è sentito all'improvviso «libero e liberato» e riportato indietro nel tempo.
«Ho rivissuto le stesse sensazioni musicali di quando avevo 17 anni. Mi sono sentito come quando ero nella Band of Joy» - racconta Plant in una intervista al New York Times definiendo la band «stupenda, pazza, incendiaria». Il sequel di Raising Sands con Allison Krauss è saltato ma tutto il materiale raccolto, decine di canzoni di svariati generi dall'indie rock ai tradizionali spirituals, ha trovato una nuovo «laboratorio creativo». Riconoscendo i momenti magici che si erano creati tra loro durante le registrazioni, Miller si è dato da fare e ha messo insieme una piccola band con il polistrumentista Darrell Scott, il batterista Marco Giovino e il bassista Byron House. Èd ecco ricreata la Band of Joy. Ne è uscito un suono molto diverso da Rising Sound, «più cupo» come dicono Miller e la Griffin.