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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2010 alle ore 21:18.
Il cinema italiano deve molto a Ennio Flaiano, autore di alcune sceneggiature celeberrime per Fellini, da La dolce vita a Fellini 8 1/2, ma anche di spunti per deliziose commedie anni cinquanta (Guardie e ladri, Peccato che sia una canaglia), per La notte di Antonioni o per curiosi film di fantascienza come La decima vittima. Nel centenario della nascita dello scrittore, Rai Movie gli ha dedicato un documentario di un'ora, Ennio Flaiano: il peggio è passato, che si concentra sui vari aspetti ma privilegiando proprio il rapporto con il cinema. E, ovviamente, con Fellini, partendo proprio dalla loro separazione, dovuta a quanto pare a uno screzio durante la presentazione americana di Fellini 8 1/2 (Flaiano era stato spedito da solo, forse per errore, in classe economica).
Ma sullo schermo vengono ripercorsi anche gli altri punti decisivi della biografia dello scrittore:l'esperienza come ufficiale nella guerra d'Abissinia (che ispirerà il suo unico romanzo, il magnifico Tempo di uccidere), l'attività giornalistica, e il rapporto con la moglie Rosetta e con la figlia Lelè, gravemente ritardata a causa dell'encefalite che l'aveva colpita a otto mesi.
Il documentario è diretto da Steve Della Casa, critico di lungo corso ed esperto di cinema popolare italiano, e da Gianfranco Rolandi, che hanno intervistato alcuni testimoni e scelto brani di Flaiano facendoli leggere a Elio Germano. I testi, noti e meno noti, cercano di evitare lo stereotipo del Flaiano di via Veneto, brillante osservatore di costume e autore di aforismi fulminanti.
Ma come spesso capita in questi casi, le parti più belle del documentario sono certe immagini di repertorio: Vittorio Gassman che intervistato da Beniamino Placido rievoca il leggendario insuccesso della commedia Un marziano a Roma, Fellini che per una volta sembra incrinare la propria siderale ironia ricordando Flaiano anni dopo la sua morte. O Rosetta Flaiano, che rompe il proprio riserbo ricordando come avesse deciso di farsi da parte insieme alla figlia, per non rovinare la vita al marito, andando a insegnare in Svizzera: ma Ennio era andato a riprenderle tutt'e due.