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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 19:54.
«Mi hai suscitato dalle scarse origini / con richiami di musica divina, / mi hai resa divergenza di dolore, / spazio per la tua vita di ricerca / per abitarmi il tempo di un errore…». Questi versi bellissimi di Alda Merini diciottenne apparvero, a cura del suo scopritore Giacinto Spagnoletti, nell'Antologia della poesia italiana 1909-1949 pubblicata da Guanda nel 1950.
Molti ammiratori non più giovani della Merini li ricordano tuttora, e fra loro alcuni cultori di musica che mai sono riusciti a sapere quali fossero i richiami di musica divina cui la scrittrice alludeva. Il pianista, compositore e direttore d'orchestra Enrico Intra, milanese come lei, è andato oltre, facendosi primattore del progetto-omaggio multimediale «Alda Merini: parola, immagini e suoni vestiti di mistica follia», proposto in prima assoluta il 23 settembre al Museo Mazzucchelli di Brescia e il 26 al Teatro Comunale di Casalpusterlengo.
Con Intra al pianoforte collaborano Manuela Tadini come voce recitante e Giselda Ranieri come danzatrice, supportate da video e immagini a cura di Enrico Maria Bocchetta. I testi poetici sono naturalmente di Alda Merini, la cui biografia è rielaborata e adattata da Manuela Tadini. Le musiche sono in parte improvvisate al pianoforte da Intra, altre sono registrate e tratte dal suo cd «Le Case di Berio», pubblicato da AlfaMusic. Si tratta, osserva Maurizio Franco nel programma di sala, di un tributo singolare e profondo all'arte poetica di Alda Merini a un anno dalla scomparsa.
Come la sua arte, il tributo è nello stesso tempo imprevedibile e visionario. Il disegno che lo ispira prende le mosse dalla volontà di non ridurre quell'arte alla sola recitazione e alla parola, e cerca invece un rapporto globale con la sensibilità dell'artista, facendo in modo che i suoi testi siano fonte anche di sollecitazioni di suoni, danze, immagini e giochi di luce. La struttura dello spettacolo prevede infatti un dialogo che coinvolge la voce recitante di Manuela Tadini (che ama definirsi "teatrante" ed è una figura completa di attrice, drammaturga e regista), qui impegnata nell'interpretazione di alcune fra le più significative poesie della scrittrice e nella lettura di una revisione di parte della sua biografia. E poi una danzatrice contemporanea come Giselda Ranieri, autrice di coreografie improvvisate, e poi proiezioni costruite come scenografie visive, e infine le musiche di Enrico Intra.