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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2010 alle ore 17:44.
Esiste uno spazio pubblico per la cultura in Italia? Oppure si naviga a vista in un mondo editoriale povero e ingessato dove a guidare i dibattiti è spesso il caso o la voglia di vendere più copie?
Il pezzo di Christian Raimo, pubblicato dal Sole 24 Ore domenica scorsa, denuncia il vuoto culturale in cui si muovono intellettuali, scrittori e artisti, che lottano ogni giorno per elemosinare uno spazio pubblico per le idee e per la critica. Raimo si chiede se "è possibile pensare di ricostruire una piccola civiltà culturale e contrastare la diffusa convinzione che tutto quello che si fa è ininfluente".
Se è vero che in Italia c'è un vuoto, le responsabilità di chi sono? Della sinistra, come scrive oggi "Il Giornale" riprendendo il pezzo di Raimo, o forse della debolezza degli intellettuali contemporanei?
Aspettiamo il vostro commento.