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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2010 alle ore 16:32.
Salgono alla ribalta, nel mese di novembre e sotto l'aureo segno dello Scorpione, i jazzfestival d'autunno. Si intendono per festival musicali – forse è bene ribadirlo – quelle rassegne che cominciano e si concludono nel giro di pochi giorni consecutivi, in genere tre o quattro, oppure propongono un numero analogo di concerti un po' distanziati (ad esempio: uno o due per settimana) ma fra loro collegati e comunque non estesi oltre un mese al massimo. Altrimenti, in qualsiasi modo venga chiamata l'iniziativa, si passa al concetto di stagione, come l'ottimo Aperitivo in Concerto di Milano, attivo con dodici appuntamenti dal 31 ottobre 2010 al 27 marzo 2011.
In ordine di tempo, il primo festival che si incontra in novembre è il San Servolo Jazz Meeting. Che cos'è San Servolo, si chiederanno molti che non siano veneti di buon sangue. E' una delle isole più belle e affascinanti della laguna di Venezia che guarda verso San Marco. Una volta ospitava un manicomio e adesso è splendida sede di congressi, eventi e attività culturali, tra cui il Jazz Meeting (alla settima edizione) che vanta come direttore artistico Enrico Bettinello, uno dei migliori esperti della materia. Il programma, di indubbio livello internazionale, ha inizio giovedì 4 e continua nei tre giovedÏ seguenti del mese (11,18 e 25). Ogni giornata prevede nel pomeriggio alle 18.45 una Jazz Conversation condotta da un esperto (nell'ordine: Marcello Lorrai, Enrico Bettinello, Veniero Rizzardi, Stefano Merighi) e di sera alle 21 un concerto. Il 4 novembre suona il trio del percussionista di origine indiana Ravish Momin con Skye Steele violino e Greg Hefferman violoncello-elettronica; l'11 novembre è di scena in solo il pianista Dave Burrell; il 18 arrivano Wayne Horvitz e Robin Holcomb, entrambi pianisti, in duo/solo; il 25 conclude il Chicago Underground Duo di Rob Mazurek cornetta-elettronica e Chad Taylor percussioni-elettronica.
Coincide in parte con il Meeting di San Servolo l'Open World Jazz Festival che ha luogo a Ivrea, città attenta da molti anni alle vicende della musica afro-americana. Il festival ricorda quest'anno il cinquantenario della scomparsa di Adriano Olivetti organizzando concerti e molte manifestazioni collaterali come presentazioni di libri, dibattiti, mostre fotografiche, stage, concerti-aperitivo e jam-session (sedute d'improvvisazione) a notte fonda. E' attivo dall'11 al 13 novembre con un codicillo il 18, principalmente presso il Teatro Giacosa e la Sala Pinchia. Fra i protagonisti spiccano il gruppo Odwalla con ospiti quali Famoudou Don Moye e Vincent Harisdo; Markus Stockhausen & Ferenc Snètberger; gli Enten Eller con Javier Girotto; il trio di Filippo Cosentino e il duo di Laura Conti e Maurizio Verna.