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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2010 alle ore 17:54.
Genova si illumina di versi per ricordare Edoardo Sanguineti. Il poeta scomparso lo scorso 18 maggio avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 9 dicembre. E 80 saranno i versi scelti dagli amici del poeta e dagli stessi cittadini, che verranno proiettati sui palazzi della via Garibaldi, a Genova, dall' 8 al 10 dicembre.
Un omaggio al poeta che vuole essere anche un investimento sulla poesia come azione estetica ed etica: come spiegano gli organizzatori "un po-etico messaggio alla città". Al calar del sole i versi vestiranno di luce i più begli edifici cittadini, i cosiddetti "Palazzi dei Rolli" (Con questo nome venivano denominate le più lussuose dimore nobiliari cinquecentesche e seicentesche inscritte in un rotolo di pergamena, il "rollo", che venivano messe a disposizione della Repubblica per ospitare re e dignitari di corte).
Se è vero, come ha detto Sanguineti, che "la poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina", allora il senso di questa installazione è di sdoganare la poesia dalle zone d'ombra dove vive e dove certo passano i messaggi più intensi, per renderla pubblica.
La scrittura luminosa invade cosi Genova: la luce, soggetto e oggetto della rappresentazione, si interseca, "clandestina", nello spazio urbano trasformandolo in pagina di poesia. Un gesto di gratitudine per la recente donazione della sua biblioteca (un patrimonio di oltre ventiseimila libri affidati alla città di Genova che saranno collocati nella nuova "Biblioteca universitaria" a Principe nella sede dell'ex albergo "Colombia" e saranno a disposizione di studenti e studiosi).
La famiglia Sanguineti, su indicazione espressa dello scrittore nel mese di febbraio 2010, ha destinato al Comune di Genova la sua intera biblioteca, 26mila volumi di valore , spesso rari, acquistati nel corso di una vita. E su concessione della famiglia e degli amici del poeta - fra cui lo scultore Marco Nereo Rotelli a cui è dedicato - pubblichiamo l'Acrostico, scritto da Edoardo Sanguineti che l'artista ha inserito in una sua scultura "E', lo vedi è la Vita" e la poesia autografa dedicata a Luciano Berio dal titolo Piccolo Threnos.