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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2010 alle ore 09:45.
Cyrus Highsmith è un typedesigner che ha voluto per un giorno vivere rinunciando a tutti quegli oggetti che si presentavano sotto forma di scritte con la font Helvetica. Per 24 ore ha evitato di comprare e anche di viaggiare su qualsiasi mezzo di trasporto che avesse logo o istruzioni con quello specifico tipo di carattere. Nonostante Simon Garfield, nel suo libro «Just my type: a book about fonts» segnali la presenza di 100.000 fonts differenti al mondo, l'esperimento di Mister Highsmith, non è stato facile da mettere in pratica.
Dalla segnaletica della metropolitana a quella dei bus, dalla carta di credito al telecomando della tv fino alle etichette degli abiti, Cyrus Highsmith si è reso conto che l'Helvetica impera ovunque. La sfida (persa) è stata raccontata da Garfield -che è giunto alla conclusione che se si vuol vivere in un ambiente urbanizzato non si può rinunciare a questo tipo di carattere-, serve a dimostrare l'importanza del segno nel nostro quotidiano.
Gotham per Obama
La vittoria di Obama alle presidenziali va alla forza dei suoi slogan «Yes we can» e «Change» ma anche al carattere scelto, la Gotham. Nata nel 2000 dalla mente del giovane e prolifico typedesigner Tobias Frere-Jones.
Una font per San Siro
Le maglie dei calciatori delle squadre europee sono scritte tutte utilizzando la Frutiger, inventata dal designer svizzero Adrian Frutiger. E' stato scelta dopo vari test per la sua enorme leggibilità anche su lunghe distanze (compreso l'ultimo anello di San Siro!). Proprio San Siro, però, aspetta ancora il nuovo sistema di segnaletica, già pronto ma tenuto in stand by. La font dedicata si chiama "Iro Sans", e l'ha disegnata lo studio Leftloft. «Ma se Inter e Milan non si mettono d'accordo – commenta il designer Andrea Braccaloni – i cartelli pronti rimarranno in deposito». Il lavoro di Frutiger è talmente apprezzato nel suo paese che il governo federale svizzero, gli ha commissionato la creazione di una font ad hoc l' ASTRA che viene utilizzata dal 2003 per la nuova segnaletica stradale.
La Domenica con il Sole Serif
«In Italia l'attività del typedesigner è poco richiesta. Un paradosso nel paese che è patria della tipografia. C'è un po' di ignoranza sul tema e non si dà abbastanza spazio a un'attività che è impegnativa e –certo – un po' costosa, oggi che la font non ha più la fisicità dei caratteri mobili, ma è un software di alcuni kbyte». «Ci tengono solo alcune aziende illuminate - spiega Braccaloni – come il Sole 24 Ore». Il riferimento è alla rinnovata veste della Domenica, l'inserto culturale che non ha cambiato solo formato e grafica ma anche font, mutando la percezione dell'immagine e migliorando il comfort di lettura.