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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 06:41.
Il bando è scaduto lo scorso 31 gennaio e il risultato è ottimo. Parte il nuovo Premio Bottari Lattes, che nasce sulle ceneri del Grinzane Cavour, e si propone di tornare in mano ai giovani, alla ricerca di nuovi autori e alla scoperta di grandi opere di narrativa. Caterina Bottari Lattes, questo premio, l'ha fortemente voluto e, dopo una serie di peripezie, ora tutto è pronto.
Signora Bottari Lattes, quale vuole essere lo spirito che muove questo premio?
Lo spirito che muove il premio vuol essere quello della limpidezza ma anche del coraggio: deve infatti rappresentare il coraggio non solo della Fondazione che l'ha creato ma deve infondere a tutti quelli che partecipano il coraggio di pensare al nostro Paese. Mi auguro che questo premio, ritornato in Piemonte nel 150esimo anniversario dell'Italia, possa diventare uno stimolo per migliorare la condizione culturale nazionale.
In che cosa potrà differenziarsi dagli altri analoghi premi letterari italiani?
Una giuria preparata e di alto livello letterario sceglierà i tre finalisti del Premio, che saranno proclamati sabato a Castiglione Falletto (Cn). Pochi interessi, molta buona volontà e molto coraggio nello scegliere il miglior titolo. Spero che questo premio diventi, senza alcuna presunzione, un premio italiano dato al libro e non all'editore o ad altri. Inoltre il supervincitore non si fermerà in Piemonte solo per partecipare alla cerimonia di premiazione, ma nei giorni successivi si incontrerà con i giovani, per dialogare con loro.
Come mai la scelta di lasciare il giudizio finale agli studenti?
C'è una tradizione: il Premio Grinzane Cavour, fondato da don Francesco Meotto, aveva scelto gli studenti come giurati. Proprio oggi, in tempi in cui i ragazzi frequentano scuole scadenti, minacciate dai continui tagli ai finanziamenti, mi sembra importante che siano proprio loro a scegliere il supervincitore della sezione «Il Germoglio» nella terna indicata dalla giuria tecnica. Spero che con questo lavoro di analisi nei confronti del libro abbiano la possibilità di sviluppare il senso critico e la libertà intellettuale.
Quante opere sono arrivate al vaglio della giuria in questa prima selezione?
Abbiamo ben 90 titoli in concorso. È un risultato che ci soddisfa. Dopo le disavventure del Grinzane, il fatto che siano arrivati così tanti libri significa che c'è ancora molto interesse per questo premio.