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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2011 alle ore 19:18.

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MiTo quinta edizione: il festival musicale delle due città celebra i 150 anni dell'Unità d'ItaliaMiTo quinta edizione: il festival musicale delle due città celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia

«Non sembrava facile all'inizio questa alleanza culturale tra Milano e Torino, ma alla fine è stata una scelta vincente e sono orgogliosa di aver deciso di sostenere questo festiva che è diventato uno dei più importanti d'Europa». Così il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha presentato questa mattina la quinta edizione di MiTo Settembre Musica, il festival musicale che dal 3 a 22 settembre porterà in scena a Milano e a Torino circa 4.000 artisti provenienti da 48 paesi, protagonisti di 200 eventi di cui 96 a Milano e per il 50% gratuiti.

Budget invariato, contributi in calo
Certo, anche MiTo deve fare i conti con la crisi e i tagli delle istituzioni ai fondi per la cultura, ma gli organizzatori sono riusciti a mantenere il budget invariato, come spiega il presidente Francesco Micheli: «Siamo a 8,5 milioni di euro, come l'anno scorso, suddivisi tra Milano, 4,5 milioni, e Torino, 4 milioni, a fronte di un calo del contributo del Comune di Milano che è sceso a 2,5 milioni da 2,750 milioni del 2010. L'amministrazione torinese ha lasciato invece invariato il proprio contributo a 2,9 milioni. Ma grazie ai partner privati, tra i quali va segnalato l'esordio del colosso assicurativo Allianz, siamo riusciti a compensare il minore contributo pubblico». Una buona fonte di introiti arriverà dalla biglietteria, anche se metà degli spettacoli saranno gratuiti.

Gratuità di molti eventi, politica di prezzi contenuti, un programma di altissima qualità, diffusione capillare nella città e non solo nei tradizionali santuari musicali: è stata questa la formula vincente di MiTo, come ha ricordato Letizia Moratti. Una formula mutuata dalla lunga esperienza del comune di Torino che aveva iniziato ad applicarla nel lontano 1978, anno di nascita del festival torinese.

La formula vincente non si abbandona e anche quest'anno, spiega Francesco Micheli, originario ideatore e promotore della manifestazione congiunta «MiTo con la sua diffusione capillare, ben 99 sedi tra le due città, offrirà una full immersion di quattro/cinque concerti al giorno per un mese» con l'obiettivo prioritario di diffondere la musica di tutti i generi, divertire, catturare nuovo pubblico, soprattutto i giovani. Ed ecco che a Milano la musica classica, accettando la sfida di coniugare qualità del suono e vasta platea, entrerà per la prima volta quest'anno al Mediolanum Forum di Assago, dove 9mila giovani potranno ascoltare i Carmina Burana di Carl Orff e Le Sacre di Printemps di Igor Stravinsky.

Dal capolugo piemontese, capitale delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, MiTo ha ereditato il prestigioso direttore artististico, Enzo Restagno, la mente musicale che da cinque anni seleziona temi e artisti e che ha dato a questa edizione 2011 un'impronta "risorgimentale", ma con l'occhio rivolto al futuro e senza dimenticare il passato.

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