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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2011 alle ore 11:33.

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Il Papa depresso di Moretti e Piccoli (Epa)Il Papa depresso di Moretti e Piccoli (Epa)

Il nuovo Bruce Willis
Irresistibile, invece, «Limitless». Bradley Cooper, con la sua faccia da schiaffi, ormai è il nuovo (e decisamente più bello) Bruce Willis. Pur avendo ben altri ruoli rispetto all'ultimo boyscout, in lui vi si ritrova lo stesso mix di fascino e ironia. Certo Cooper vira più facilmente sul thriller, non disdegna l'action e la commedia, ma riesce con la stessa efficacia a intrattenere e farsi amare. Neil Burger è uno che sa girare come pochi e spesso ne approfitta - alcune scene sono fin troppo trash (ma belle anche per questo), alcune soluzioni visive sono eccessive - ed è molto evidente nell'avventura di questo romanziere perdigiorno che diventa un fenomeno grazie a una pillola "stupefacente" che moltiplica le potenzialità del suo cervello indolente.

Detto questo, però, è impossibile non divertirsi e non rimanere incollati alla poltrona, persino Robert De Niro gigioneggia meno del solito - per essere questo il solito film da cassetta con cui lui fa cassa -, tutto è al suo posto e per chi vuole passare una serata senza pensare troppo, «Limitless»è l'ideale. E il finale, cosa che accade raramente nel cinema moderno, è la ciliegina sulla torta. Non un capolavoro, ovviamente, ma un prodotto commerciale di ottimo livello.

La saga di Craven
Altrettanto non possiamo dire, purtroppo, di «Scream 4». Gli appassionati sicuramente apprezzeranno l'ultima fatica di Craven e dell'assassino con la maschera ispirata all'urlo di Munch, il nuovo massacro di Woodsboro ha già solleticato i fan più sfegatati, ma il quarto capitolo della saga appare inevitabilmente come la stanca, sia pur (auto)ironica, riedizione di qualcosa di già visto. Difficile appassionarsi ai pur caustici pareri sul genere horror e su alcuni film "massacrati" dal regista (vedi Saw 4), così come Neve Campbell e David Arquette redivivi risultano un po' patetici. Craven massaggia l'ego dei critici cinematografici con battute e scene azzeccate, ma la messa in scena e la sceneggiatura, alcune battute esilaranti escluse, sembrano ancora più sciatte del livello, già non eccelso, di questa serie cinematografica. E così ci limitiamo a consigliarlo solo agli affezionati, ai pasionari di Ghostface.

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