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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2011 alle ore 18:22.

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Il Papa che ha saputo comunicare al mondo. Con il Sole 24 Ore una biografia di Wojtyla per immagini (Alinari)Il Papa che ha saputo comunicare al mondo. Con il Sole 24 Ore una biografia di Wojtyla per immagini (Alinari)

Sarà un altro evento di popolo, un'altra invasione pacifica - l'ennesima - della città di Roma. Giovanni Paolo II richiamerà ancora una volta fedeli da tutto il mondo - si parla di due milioni di pellegrini - in occasione della beatificazione che avverrà domenica 1 maggio, la prima domenica dopo Pasqua, il giorno dedicato dallo stesso Papa Wojtyla alla "divina misericordia", centro degli scritti della suora polacca Faustina Kowalska, così tanto amata dal Pontefice venuto «da un Paese lontano».

A distanza di sei anni dalla morte, il Papa che ha incontrato, dialogato e anche severamente ripreso i potenti di questo mondo, torna a essere protagonista della coscienza collettiva della Chiesa Cattolica, icona della fede del Terzo milennio, verso il quale tutto il suo ministero è stato rivolto. Tre milioni di fedeli avevano testimoniato con la loro presenza ai funerali il legame che questo Wojtyla aveva saputo intrecciare con la gente comune, non solo negli anni della vigoria fisica e delle parole vibranti, ma anche - e forse soprattutto - negli anni della malattia e della sofferenza, gli anni della testimonianza e dell'identificazione sempre più intensa con la passione di Cristo, fino ai giorni della memorabile Via Crucis del 2005 con le meditazioni del cardinale Ratzinger e il Pontefice ripreso dalla tv di spalle nella sua cappella privata abbracciato a un crocifisso.

Un Papa comunicatore in tutta la sua vita, dalla giovinezza degli spettacoli teatrali clandestini fino ai grandi gesti e alle immagini simbolo - tantissime - che hanno caratterizzato il suo Pontificato: le nette parole e l'incedere atletico della messa di inzio pontificato, la terra baciata durante i suoi viaggi missionari, gli incontri memorabili con i giovani nelle Gmg, i saluti alla folla esultante nella sua Polonia, il colloquio storico con Michail Gorbaciov, la visita alla sinagoga di Roma, l'incontro interreligioso di Assisi, la richiesta di perdono durante il Giubileo del 2000 e tanti altri.

Immagini raccolte anche nel libro fotografico edito da Il Sole 24 Ore e da domani in edicola con l'introduzione firmata da mons. Bruno Forte. Un Pontefice, ha confermato il suo storico portavoce, Joaquin Navarro-Valls, che ha saputo comunicare al mondo non inseguendo i media ma con la forza di un messaggio di speranza esplicitato in tutta la sua efficacia e radicalità e presentato agli uomini del nostro tempo con una ricca e prorompente vitalità. Wojtyla fa già parte dalla storia per il contributo alla caduta dei regimi comunisti e per l'azione assidua in favore della pace e della riconciliazione tra i popoli e tra le religioni. Ma per i cattolici è beato perchè il suo messaggio di fede e di amore per gli uomini è entrato, almeno un po', nel cuore.

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