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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 18:10.

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Il machete di Danny Trejo o i pugni di Tatanka? Nelle sale arriva un weekend per veri duriIl machete di Danny Trejo o i pugni di Tatanka? Nelle sale arriva un weekend per veri duri

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Questo popolare proverbio, citato anche da John Belushi in una celebre battuta di «Animal House», appare perfetto per riassumere il weekend che ci aspetta nelle sale italiane.

Mentre la scorsa settimana era il "divino" il filo conduttore dei film in uscita, questo venerdì arrivano nei nostri cinema titoli incentrati, soprattutto, su violenti omicidi, sparatorie e combattimenti. Una vera e propria sfida all'ultimo sangue, oltre che all'ultimo biglietto strappato, tra figure maschili di grande durezza tra le quali spicca Machete, il personaggio interpretato da Danny Trejo nell'omonimo film di Robert Rodriguez ed Ethan Maniquis.

La curiosa storia di questa pellicola inizia nel 2007 quando il regista messicano diresse «Planet Terror», uno dei due episodi di «Grindhouse»: il film-omaggio alle sale cinematografiche di serie B degli anni '60 e '70, co-diretto da Quentin Tarantino.

Machete
Mentre in Italia venne diviso in due parti, negli Stati Uniti (e in buona parte del resto del mondo) venne proiettato integralmente con entrambi i lungometraggi mostrati uno dopo l'altro, intervallati soltanto da alcuni finti trailer realizzati ad hoc per l'occasione da diversi registi. Tra questi vi era anche «Machete» che, nonostante i soli tre minuti di durata, divenne immediatamente un oggetto di culto, tanto che Rodriguez (insieme al suo abituale montatore Ethan Maniquis) decise di farne un lungometraggio.

Torna Steven Seagal
L'attesa dei tanti fan del regista, che hanno riempito le proiezioni alla scorsa Mostra di Venezia dove è stato presentato fuori concorso, erano tutte per Danny Trejo, noto caratterista di pellicole horror, che finalmente trova un ruolo da assoluto protagonista. L'attore californiano veste i panni di Machete Cortez, un ex agente federale messicano in cerca di vendetta contro l'uomo che l'ha incastrato: Rogelio Torrez, boss di un'organizzazione criminale, interpretato da un redivivo Steven Seagal.

Nato come puro divertissement, «Machete» mantiene le sue promesse aggiungendo una piccola riflessione satirica sulla politica statunitense nei riguardi dell'immigrazione clandestina messicana. Se gli amanti del genere pulp rimarranno più che soddisfatti dalla imponente presenza di sangue, sequenze trash e battute machiste, allo stesso modo chi aveva dei dubbi, o un vero e proprio disinteresse verso questa operazione, difficilmente rimarrà positivamente sorpreso dalla visione di questa pellicola. In fondo «Machete» è anche a livello formale esattamente quello che chiunque conosca «Planet Terror», o altri lavori di Rodriguez, si può aspettare. Con tutti i pregi e i difetti del caso.

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