Martha Graham danza sulle note di Google

Chiunque apra Google, oggi 11 maggio 2011, scopre una figurina che danzando si trasforma in tante altre. L'immagine ripropone in forma schematica ed eloquente la silhouette di Martha Graham, pioniera americana della Modern Dance, nata l'11 maggio 1894 a Pittsburgh in Pennsylvania e scomparsa a New York, nel 1991, alla veneranda età di novantasei anni.

Per lo sterminato popolo dei dance fans statunitensi non sarà difficile riconoscere nel primo scatto del doodle, l'assolo Lamentation (1935) tra i primi e più struggenti della grande coreografa-danzatrice; nel secondo scatto, frizzante e a strisce, Satyric Festival Song (1935) e nel terzo, una posa da Appalachian Spring (1948), indimenticabile rievocazione delle frontiere del Nuovo Mondo.

Le due residue immagini del doodle risultano meno riconoscibili: potrebbero essere elementi della tecnica, tutta contrazioni pelviche e salti sul posto, che la Graham mise a fuoco nel corso della sua lunghissima carriera, o taluni balzi da Steps in Street, parte di Chronicle (1936), danza impegnata a deprecare gli orrori della Guerra Civile spagnola. Ma questi sono forse dettagli a latere.

Rivoluzionaria è invece l'inedita idea di Google: divulgare nel mondo, e per la prima volta, un pezzo di storia coreutica americana che però equivale a un monumento nella danza universale, senza il quale l'arte del movimento non avrebbe scoperto l'intensità delle emozioni, la ferocia dell'inconscio, e la capacità di trasmettere tutto ciò al pubblico.

Elogio a Google e alla sua potenza divulgatrice: chiunque non sappia chi sia la danzatrice del logo ne trova, cliccando, il nome e la data di nascita. Veicolo importante per far scattare la curiosità. Ma c'è di più: le originali animazioni del "doodle Graham" si prestano benissimo a rendere il tempo e la dinamica del movimento. A quando la commemorazione del prossimo coreografo-monumento scomparso?

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