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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 18:38.

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MIlano in festa per l'elezione di Pisapia sindacoMIlano in festa per l'elezione di Pisapia sindaco

Ogni giorno sembrava essere l'ultimo, ma l'indomani c'era sempre un capitolo da aggiungere. Così le riprese del film milanese, ancora senza nome, in cui una ventina di registi si sono riuniti per girare il secondo turno della battaglia elettorale per il ballottaggio delle amministrative del 29 maggio nel capoluogo milanese, si sono concluse ufficialmente oggi, il giorno dopo l'incoronazione a sindaco di Giuliano Pisapia, leader dello schieramento di centrosinistra.

L'idea era nata analizzando i risultati del primo turno delle elezioni a Luca Mosso, di Filmmaker, al regista Bruno Oliviero, e alla regista e giornalista Paola Piacenza. «Abbiamo capito che era in atto un cambiamento con una nettezza che non ci saremmo aspettati, un evento che forse solo il cinema poteva spiegare – spiega Luca Mosso, uno dei coordinatori assieme a Bruno Oliviero dell'iniziativa -. Abbiamo allora deciso di seguire non i candidati di punta, che avrebbero dato uno sguardo ufficiale agli eventi, ma Tito Boeri, per la coalizione di centro sinistra, e Matteo Salvini per quella di centro destra. Innanzitutto perché non sono politici di professione, hanno un disegno personale, funzionano bene davanti alla macchina da presa e spiegano con chiarezza gli eventi».

Pian piano la faccenda si è ingrandita. Sempre più registi hanno voluto portare il proprio contributo ampliando il raggio di persone, luoghi ed eventi da filmare, in relazione alle elezioni: le riunioni del Corriere della Sera per capire come Milano si rapportasse alla politica nazionale; le trasmissioni nella febbrile redazione di Radio 24 il giorno cui sono stati resi noti i risultati; la gita nei cantieri al seguito del fotografo Gabriele Basilico; l'incontro tra la giornalista e scrittrice Benedetta Tobagi con il sociologo del lavoro Sergio Bologna; gli interventi di don Virgino Colmegna e Luca Doninelli; i festeggiamenti in piazza e i discorsi del neo sindaco. «Mimmo Locatelli, regista disabile – racconta ancora Mosso -, ha filmato due ragazze musulmane, cittadine residenti, di cui una ha perso il diritto di voto, scaduto come una mozzarella, per essersi allontanata dall'Italia alcuni mesi per fare ritorno al paese d'origine». Man mano che venivano realizzate le riprese, ciascuno riversava il proprio materiale nella sede di Filmmaker, messa a disposizione del progetto. «Ciascuno dei registi ha fatto un lavoro volontario e gratuito, mettendo a disposizione le macchine e il girato, tutto in alta definizione».

Tutto in fieri: non solo il nome, anche la durata e la distribuzione. «Non vogliamo fare un istant film - precisa Mosso -. Sarà un film pensato. Non so ancora chi lo distribuirà. L'hanno già richiesto un paio di festival, ma per ora abbiamo declinato l'offerta».

Vedremo. La fine del montaggio è prevista tra tre settimane, prima della fine di giugno. L'unica cosa certa è il nome di coloro che hanno contribuito a realizzare la pellicola: Marina Spada, Silvio Soldini, Bruno Oliviero, Alina Marazzi, Chiara Brambilla, Paola Piacenza, Giuseppe Baresi, Tonino Curagi, Anna Gorio, Carlotta Cristiani, Gaia Giani, Alberto Saibene, Massimo Schiavon, Riccardo Apuzzo, Bruno Bigoni, Giovanni Calamari, Antonella Grieco, Mirko Locatelli, Giuditta Tarantelli, Ugo Carlevaro, Piero De Vecchi, Valentina Andreoli, Gabriele Rezzonico, Gigi Giustiniani, Giacomo Gatti, Alice Messa, Luca Sabbioni, Yuki Bagnardi, Federico Frascherelli, Teresa Iaropoli, Luca Mosso.

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