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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 18:31.
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Piero Fassino, adesso che è ufficialmente sindaco di Torino, è pronto a presentare la sua squadra. Lo farà domani a Palazzo di Città, ma su alcuni nomi ormai restano pochi dubbi. A partire da Maurizio Braccialarghe, direttore del centro di produzione Rai torinese, che dopo qualche giorno di riflessione avrebbe detto sì all'ex ministro e sarebbe pronto a prendersi in carico la Cultura. Mentre Tom Dealessandri, già vice di Chiamparino, si avvia alla riconferma della delega al lavoro e alla formazione.
Fassino ha ribadito quanto promesso in campagna elettorale: in giunta il 50% saranno donne, 5 su 10 (escludendo sindaco e vicesindaco) e giovani. Non è detto che la provenienza dai partiti sia un elemento di scelta prioritario, perché il sindaco intende privilegiare la competenza rispetto alle materie trattate. Porte aperte dunque a esponenti della società civile. In campagna elettorale Piero Fassino ha fatto dell'ascolto e della partecipazione due fattori centrali. E ora ha in mente di applicare quello stesso processo partecipativo nello sviluppo della governance cittadina. Per questo, oltre alla giunta, metterà in campo due cabine di regia permanenti: una che raccoglierà 'i saperi della città', un'altra per il processo di concertazione.
Tra le donne in giunta dovrebbero entrare Ilda Curti (alle Periferie), Giuliana Tedesco (all'Anagrafe) e Anna Prat (all'Urbanistica). Gianguido Passoni sembra destinato all'assessorato al Bilancio e Enzo Lavolta a Trasporti e infrastrutture. Nella squadra sarebbero pronti a fare il loro ingresso anche Stefano Gallo e Claudio Lubatti. Per il momento sembra confermato come city manager Cesare Viaciago. Quanto alle partecipate, è un capitolo che il sindaco affronterà più avanti. Qualche mal di pancia però nel Pd c'è, soprattutto con la corrente di Davide Gariglio, avversario di Fassino alle primarie. Tra i democratici ancora non è chiaro se in giunta saranno confermati gli ex assessori Alessandro Altamura e Domenico Mangone, o se invece entrerà Michele Paolino. Tra le donne si fanno i nomi anche di Lucia Centillo e Domenica Genisio. Per l'Italia dei valori quasi certamente farà parte della squadra Maria Cristina Spinosa, per Sel Maria Grazia Pellerino.
Se a Torino è ormai cosa fatta, a Milano Giuliano Pisapia, ha già detto che per decidere la giunta si prenderà un paio di settimane. Pisapia da questa mattina è ufficialmente sindaco, è avvenuta infatti la convalida dei voti da parte dell'ufficio centrale elettorale e, nel pomeriggio, è previsto il passaggio di consegne con Letizia Moratti a Palazzo Marino.
Sulla squadra di governo l'intenzione è quella di scegliere fuori dalla logica del pendolino dei partiti e indicare personalità capaci di proseguire la relazione che in queste settimane si è creata con la città, personaggi adatti a coltivare quella dimensione popolare che in molti - cattolici compresi - hanno apprezzato fin qui.
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