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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2011 alle ore 17:42.

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Otto a quattro anni, tra i genitori, l'imperatore Carlo e l'imperatrice Zita.Budapest, 30 dicembre 1916Otto a quattro anni, tra i genitori, l'imperatore Carlo e l'imperatrice Zita.Budapest, 30 dicembre 1916

L'arciduca Otto d'Asburgo è morto il 4 luglio 2011 a Pöcking in Baviera. Era il primogenito di Carlo e Zita, l'ultima coppia imperiale dell'Austria-Ungheria. Il futuro Thronfolger e Capo della Casa di Asburgo nacque il 20 novembre 1912. Quattro anni dopo, nel 1916, assisteva a Vienna, con i genitori, alla sepoltura di Francesco Giuseppe.
Il 1° aprile 1922, Otto era al capezzale del padre, morto a Madera.

Il principe, che non aveva ancora compiuto 10 anni, successe a Carlo. Una generazione di austriaci guardava ancora a lui, nonostante l'esilio, come il proprio leader.
Uno di questi era lo scrittore Joseph Roth, che negli anni Trenta del Novecento si stava distruggendo con l'alcool. I suoi amici avevano tentato di tutto per curarlo, ma senza successo. Poi uno di loro, sapendo dell'infatuazione di Roth per gli Asburgo, ebbe l'idea di chiedere a Otto di intervenire. Il giovane principe, nella migliore tradizione di Francesco Giuseppe, esclamò: «Roth, in qualità di vostro imperatore, io vi ordino di smettere di bere». Lo scrittore, in piedi sull'attenti, da ex soldato dell'impero asburgico, rimase alquanto scioccato, ma balbettò il proprio assenso e lasciò la stanza.

Durante la Seconda guerra mondiale, Otto, insieme alla madre e ai sette fratelli, organizzò la resistenza al nazismo. Hitler avrebbe voluto distruggere quella famiglia. All'epoca, circolava un'infelice battuta, quando una sorta d'anestesia ideologica ottundeva a poco a poco i lobi della sensibilità: «L'Austria? Sono cinque Asburgo e cento ebrei».
Finita la guerra, Otto diventò il più tenace sostenitore dell'unificazione europea. Eletto come parlamentare a Strasburgo nel 1979, fu anche il capo dell'Unione paneuropea. L'arciduca, come il padre Carlo, che all'inizio del nuovo millennio è diventato un Beato della Chiesa cattolica, è stato un grande gentiluomo. Oggi l'eredità degli Asburgo è affidata ai figli (Karl, l'attuale capofamiglia) e ai giovani arciduchi, come Rudolf Maria, Martin d'Autriche-Este e Catharina.

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