Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2011 alle ore 08:14.

My24

Tokumoto ha intervistato poco prima che morisse, ultranovantenne, l'agente del l'Oss Martin S. Quigley, inviato dal capo del l'Intelligence americana Donovan a Roma per allacciare contatti con i giapponesi. La sua missione fallì: i due messaggi segreti che l'ambasciata nipponica inviò a Tokyo nel 1944 suggerendo l'ipotesi di trattative preliminari restarono senza risposta. Nel dopoguerra, infine, il governo giapponese cercò l'aiuto della Santa Sede per risolvere il problema della liberazione dei prigionieri di guerra e dell'alleviamento delle condizioni di alcuni criminali di guerra, specie nelle Filippine. Secondo la documentazione del Ministero degli esteri di Tokyo, il premier Shigeru Yoshida – durante la visita a Castelgandolfo nel 1954 – ne fece richiesta esplicita a Pio XII che avrebbe «accettato» la sua dichiarazione. «Il mio è stato un lavoro di documentazione – conclude Tokumoto – niente a che vedere con teorie cospirative o narrativa romanzata alla Dan Brown. Per questo ho ricevuto riscontri e reazioni positive, con richieste di ulterori informazioni. Da ambienti cattolici come da quelli vicini alla massoneria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Unite le vostre forze perché siano destinate alla costruzione del futuro. Coltivate le vie della rettitudine e la nobiltà di spirito, promuovete e lavorate con risoluzione così che si possa migliorare la gloria innata dello Stato imperiale e tenere il passo con il progresso del mondo» Hirohito, imperatore del Giappone dal 1926 al 1989