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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2011 alle ore 08:17.

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Il passaggio è documentato da Viva Zapata e Fronte del porto, Un volto nella folla (sulla carriera di un divo tv che sta per diventar presidente, una storia in lieve anticipo sui tempi...) e Fango sulle stelle, Splendore nell'erba (straziante storia d'amori giovanili repressi, al tempo della Grande Crisi) e Il compromesso, e naturalmente da America America, il film dei film. È nel rovello del pentito, del traditore, del rinnegato che dubita di aver fatto bene o di aver fatto male, che ha capito la miseria del comunismo sovietico e ha finito per preferirgli i condizionamenti e i ricatti della società capitalista, nonostante tutto più libera almeno in quegli anni, che Elia Kazan ha trovato il coraggio e paradossalmente la libertà di esprimersi, di affermare il suo io pur avendo ben chiaro "il compromesso" cui la società l'ha in qualche modo obbligato. È nel dubbio su sé, nell'inesausto interrogarsi sulla viltà del mondo e delle società costituite, dello sforzo nonostante tutto dell'individuo per cercare una sua salvezza e dignità che il suo cinema si è fatto davvero grande, specchio di aspirazioni e repressioni, di paure e rivolte, di illusioni e delusioni, di speranze e disperazioni che sono state né più né meno che il Novecento.
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Elia Kazan
Appunti di regia
con un film di Martin Scorsese in Dvd
Edizioni Cineteca di Bologna, pagg. 360

il pirata
di Mabuse TIVUCINEMASITI DA SCOPRIRE
youtube.com
«Un volto nella folla», del 1957, è uno dei capolavori critici di Elia Kazan.
Da (ri)vedere in questa edizione italiana.
mubi.com/films/hope
Il feroce realismo di «Hope» (Turchia, 1970), di Yilmaz Güney. In edizione originale con sottotitoli in inglese.
youtube.com
«Bandiera gialla» (1950): noir dal ritmo serrato per un Kazan claustrofobico.
In lingua originale.

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