Oltre la linea dei Meridiani

Una benevola tirata d'orecchie, prima di tutto, ai lettori distratti. Sia sul sito che per mail abbiamo ricevuto molte adesioni all'iniziativa (grazie!), lanciata da queste pagine in seguito all'articolo di Renata Colorni, direttore dei Meridiani Mondadori, la collana che più di ogni altra si è imposta nell'immaginario del pubblico come la collana che canonizza gli scrittori.

Avevamo chiesto di votare autori italiani non presenti nel catalogo mondadoriano ma che fossero degli ultimi cinquant'anni. In tanti però hanno segnalato autori ampiamente già classici come, per esempio, Marsilio Ficino o autori fuori dal tema del nostro gioco: stranieri come Jack London, Sebald o Céline. Ma anche autori che si vorrebbero nei Meridiani e che nei Meridiani... ci sono già.

Poco male. Quello che va notato, piuttosto, è che i lettori hanno preso abbastanza seriamente il gioco e – salutiamolo con favore –, hanno decisamente favorito l'aspetto costruttivo. Un «chi vorremmo avere» più che un «togliamo questo». Aspetto che rinforza la scelta inclusiva che stanno già percorrendo a Segrate – come ci diceva la Colorni – a dispetto dei malumori dei lettori più superciliosi. E che sposta l'attenzione sugli autori che meriterebbero la "canonizzazione" non solo in vita ma in piena attività, intento principe del nostro gioco.

I nomi che avete fatto sono vari e interessanti. Molti invocano Sandro Penna, e poi, alla rinfusa: Fausta Cialente, Salvatore Satta, Silvio D'Arzo, Fruttero & Lucentini, Umberto Simonetta, Antonio Tabucchi, Edoardo Sanguineti, Leonardo Sinisgalli, Alda Merini, Paolo Volponi, Vincenzo Consolo e Guido Ceronetti. Ma anche nomi che "confinano" con la letteratura come Camporesi, Zolla, Ripellino, Agamben, padre Turoldo, Adriano Olivetti... C'è chi sostiene autori più popolari come Valerio Massimo Manfredi o meno noti come il drammaturgo Diego Fabbri e Gianni Toti.
Il gioco prosegue. Fateci sapere come la pensate

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