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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2012 alle ore 16:27.

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John FallonJohn Fallon

Pearson sta evolvendo verso un nuovo paradigma per fornire non solo contenuti, ma anche servizi, in particolare nel nell'education. È corretto?
Nel momento in cui i governi e gli individui si concentrano di più sul risultato che vogliono ottenere dall'istruzione, anche l'offerta di Pearson deve necessariamente evolvere. Cerchiamo di aiutare le persone a progredire nella propria vita attraverso l'educazione, e sappiamo di poter migliorare significativamente i risultati che ottengono fornendo non solo prodotti, come libri, ma anche servizi.
I servizi sono per esempio le nostre scuole di lingua Wall Street English, o delle university ventures in Sud Africa e in Messico, o forme di supporto per scuole e università, con tecnologie o sviluppo professionale per insegnanti e altri addetti.

L'education (insieme al settore dell'informazione) fa da apripista in questa evoluzione a tutto il mercato editoriale? Che cosa significa questo in termini di competizione e di nuove alleanze con altri attori?
Per Pearson è chiaro che avremo successo se combineremo la nostra esperienza editoriale e nell'education con nuove capacità, per esempio servizi digitali più adattabili. E per farlo, trarremo benefici da una collaborazione con un ampio spettro di partner in alcuni settori.
Per esempio, lavoriamo già con alcune università, cui forniamo piattaforme digitali per i loro docenti perché possano insegnare online, condividere video e audio e testare contenuti con i loro studenti.
Collaboriamo anche con gli sviluppatori di app e i fornitori di contenuti digitali per migliorare l'accesso a risorse educative di qualità - stiamo ad esempio lavorando con Apple su una nuova serie di libri di testo interattivi per iPad.

Che cosa pensa dell'open access (in termini sia di tecnologia che di contenuto)?
Trovo che sia essenziale in un settore così importante per la società come l'istruzione. Stiamo progettando tutti i sistemi e i contenuti perché siano utilizzabili dal maggior numero possibile di piattaforme diverse e interoperativi con altri sistemi, quando necessario.
Stiamo anche sperimentando modi di collaborare e di condividere i nostri dati – se guarda su developer.pearson.com, vedrà che mettiamo alcuni dati a disposizione perché altri soggetti li possano usare per innovare.
A noi importa innanzitutto rendere i nostri prodotti e i nostri servizi mobili e accessibili a studenti e insegnanti in tutto il mondo, qualunque sia il modo in cui preferiscono accedere ai nostri materiali.

In questa prospettiva, quale ruolo spetterà all'editoria, tra dieci anni ?
Continuo a credere che la buona qualità dei contenuti sia un grande valore nell'educational così come in altri settori di "contenuto" come l'editoria in generale.

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