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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2012 alle ore 14:59.

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Riti e miti di PasquaRiti e miti di Pasqua

A Oria, in provincia di Brindisi, la processione che accompagna Gesù morto è breve ma molto intensa e commovente. Il Cristo - una statua lignea del ‘700 - è adagiato su un letto bianco coperto da un baldacchino che ogni famiglia di Oria ha contribuito a restaurare. I bambini attendono l'arrivo di Cristo con la Trenula, uno strumento fatto di legno che viene utilizzato per fare rumore, mentre la Troccula, (anch'esso di legno) viene usata dal chierichetto, che precede la processione. Durante la Settimana Santa in Salento e in tutta la Puglia si vivono riti unici. Nelle chiese di Calimera, borgo della Grecìa Salentina, riecheggiano le preghiere in griko - un dialetto molto simile al greco che secondo alcuni venne importato in tempi remotissimi dagli antichi coloni – con l'intento di avvicinarsi ulteriormente a Dio utilizzando la lingua-madre degli avi. Poco distante, a Martigano gli anziani Cantori eseguono le litanie della Passione, girando con flauti e tamburelli tra le masserie, tra pianti e fervido coinvolgimento emotivo.

Appuntamento da non perdere, in quel di Matera, la sera di Pasqua. Nei toccanti scenari del Sasso Caveoso e dell'altopiano murgico, andrà in scena la seconda edizione di "Mater Sacra" uno spettacolo realizzato con l'installazione di luci, suoni e scenografica drammaturgia per raccontare la Passione di Gesù in luoghi resi celebri dal grande cinema di genere (da Pasolini a Gibson). Un evento suggestivo e unico che coinvolge migliaia di comparse.

Il Ballo dei Diavoli è invece la tradizione folcloristico religiosa legata alle manifestazioni pasquali del comune di Prizzi, in provincia di Palermo. Di origini medioevali, l'evento conserva evidenti tracce di celebrazioni pagane incentrate sul trionfo della vita e della rinascita della vegetazione agli inizi della primavera. Sin dalla mattina del giorno di Pasqua due diavoli mascherati (vestiti di rosso) e la morte, vestita di giallo, si aggirano indisturbati per le strade del paese, facendo scherzi e trattenendo i passanti, che vengono rilasciati solo in cambio di un obolo (soldi o dolci). Il culmine della manifestazione avviene di pomeriggio, quando i diavoli tentano di impedire l'incontro, nella piazza principale del paese, tra le statue del Cristo e della Madonna. Ad essi si oppongono gli angeli che scortano le statue: è questo contrasto, messo in scena attraverso precise cadenze ritmiche, che viene chiamato "ballo dei diavoli". Una volta sconfitti i diavoli, il Cristo risorto e la Madonna si possono finalmente incontrare e il Bene può trionfare sul Male.

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