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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2012 alle ore 08:14.

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La convivenza di tracce differenti, la presenza di elementi di culture diverse e che provengono da nuove espressioni come si riflette nella sua arte e nel suo Paese oggi. Condivido questo pensiero e Margherita II risponde appassionata con un episodio: «Le faccio questo esempio. Il fatto che io abbia sempre vissuto in dimore storiche mi ha donato la possibilità di utilizzare riferimenti e nuove scoperte tanto nel mio modo di fare arte quanto nell'osservare il divenire della cultura. Quando dipingo o faccio découpage creo immagini dalle immagini, un acquerello di un pittore cinese moderno, un dipinto di Francis Bacon, un tappeto che ho ritagliato per creare dei porticati. Oppure un dipinto di Warhol piuttosto che un cielo di Richter». Il primo la ritrasse in una celebre serigrafia, il secondo dipinse lei e le sue sorelle. Il tempo sta per scadere e mi rimane un minuto per domandarle come trasmetta la passione per l'arte alle nuove generazioni partendo dai suoi nipoti. Sorride e salutandomi conclude con una nota: «Credo sia un po' presto per capire se tra di loro ci sia qualcuno che ami veramente disegnare o dipingere, sono ancora troppo giovani. Devo però dire che i giovani si avvicinano all'arte con molta più facilità se i suggerimenti vengono dai nonni».
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