LETTERE A SOLE JUNIOR

Cosa sta accadendo alla nostra economia?
Siamo gli alunni della classe II D del Liceo Scientifico Giacomo Torelli di Fano. A scuola stiamo utilizzando le pagine del Sole junior per capire quello che sta accadendo nel mondo e in Italia, in particolare. Perché il nostro Paese è arrivato ad un punto così drammatico nella crisi economica? Quali possono essere le conseguenze e soprattutto ci sono rimedi attuabili in tempi ragionevoli? Grazie per la vostra iniziativa editoriale.
II D Torelli
Fano

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Ciao, sono Rocco, ho 13 anni e frequento il terzo anno della scuola secondaria di primo grado della Scuola Media di Montebelluna volevo porvi una domanda, la quale mi turba da parecchio tempo.La mia richiesta consisterebbe nell' avere un quadro completo di come sta andando l' economia italiana, e con questo nuovo governo "Monti" quali saranno le buone prospettive future? Mentre quelle negative? Noi "piccoli" cittadini italiani qualora raggiungeremo la maggiore età e dovremmo votare come potremo scegliere il partito politico che piu' rispecchia la nostra opinione e convinzione? In base a quali criteri? Grazie di avermi dedicato del tempo prezioso.
Rocco Cenacchi
Montebelluna

L'Italia è entrata in crisi perché non sa più crescere
L'enorme debito del Paese frena gli investimenti necessari

Cara Maria Chiara, caro Rocco, le vostre lettere toccano un punto dolente e importante, e la risposta non è facile. Le domande più semplici sono spesso quelle per le quali le risposte sono più difficili. Sì, l'Italia è in crisi, e di questa crisi ci sono tanti aspetti. Quelli più appariscenti, la punta dell'iceberg, sono quelli che occupano le pagine dei giornali: il debito pubblico (ne abbiamo parlato la domenica 6 novembre), la sfiducia dei mercati, i tassi di interesse sui titoli pubblici che vanno su (del tasso di interesse ne abbiamo parlato domenica scorsa). E poi gli effetti sulla politica: cade un Governo, se ne fa un altro...
Gli aspetti meno evidenti della crisi si possono riassumere in poche parole: l'Italia non cresce. È una vera malattia, perché un Paese ha bisogno di crescere, di dare posti di lavoro alle nuove generazioni, di costruire ponti e strade e ospedali, di arginare i fiumi, di investire per rendere le città più vivibili...
Perché l'Italia non cresce? Una prima risposta è legata agli aspetti più appariscenti della crisi, quelli appena accennati. Il debito pubblico italiano è come una palla al piede per chi vuole correre. Lo Stato non può investire abbastanza per ponti, strade o ospedali perché ha già troppi debiti e si vive sempre con la preoccupazione dei creditori. Che sono quelli cui lo Stato ha venduto i titoli pubblici, e questi titoli un giorno o l'altro vengono a scadere: cosa succede se bisogna restituire i soldi e non è possibile rinnovare il debito vendendo altri titoli? Non è bello vivere con questa costante preoccupazione.