Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2012 alle ore 22:38.

My24

In Italia è proseguita nel 2011 la discesa dei consumi fuori casa (-11,3% dal 2007, fonte Fipe), e il quadro congiunturale nel primo trimestre 2012 vede otto ristoratori su dieci annunciare un calo del numero dei coperti. Ritirati nel privato (con i ticket-restaurant dirottati per fare la spesa al supermercato), preferiamo magari invitare a casa gli amici a testare i nostri piatti, elaborati o meno, e sperimentare quella ricetta adocchiata su carta o in rete.

«Le ricette sono come le fiabe: raccolta e trascrizione di un sapere orale. Sono testi molto ricchi, che parlano di cibo ma raccontano di noi», spiega Gianfranco Marrone, professore di Semiotica e direttore del master in «Cultura e comunicazione del gusto» all'Università di Palermo.
Cosa ha portato al boom di libri e blog di cucina? «In primis l'uscita dall'anestesia modernista che ha caratterizzato gli anni '60 e '70: il periodo della "glaciazione", della sensorialità messa a tacere dalla produzione industriale. In secondo luogo, la riscoperta dei piaceri della tavola, che fino agli anni '80 erano considerati appannaggio dei ricchi», continua Marrone, che ha di recente curato il volume La cucina del senso. «Proprio grazie alla diffusione del fast food è arrivato il movimento dello Slow Food, come reazione alla globalizzazione. Questa riscoperta della tavola è stata (in positivo) cavalcata dal marketing, che ne ha fatto un successo mediatico, editoriale. Un ritorno alla globalizzazione attraverso il marketing stesso».

Interessanti testi posson dirsi anche le nuove librerie, le grandi catene che assorbono contenuti gastronomici, cambiano aspetto e si ibridano col bistrot. L'anno scorso il Gruppo Feltrinelli ha siglato un accordo con l'Antica Focacceria San Francesco, per gestire le caffetterie già presenti nelle librerie e per trasformarne alcune in un servizio di ristorazione di qualità, integrato all'offerta culturale. A ospitare oggi un vero bistrot sono i punti vendita di Catania e Verona. «E in generale questo arricchimento - dice il Responsabile ufficio stampa Paolo Soraci - toccherà le città in cui si sono più negozi Feltrinelli. Mentre la prossima apertura di Roma, in via del Corso dove c'era Ricordi Megastore, vedrà un formato nuovo, con l'area libri sempre predominante, ma affiancata da una proposta ristorativa ancora più robusta».

Un'esperienza a sé è invece quella dello spazio Ambasciatori di Bologna, nato nel 2008 dall'incrocio tra Librerie.coop e Eataly. Il nuovo spazio che il gruppo enogastronomico aprirà a breve a Roma nell'Air Terminal della stazione Ostiense sarà il più grande al mondo dedicato alle eccellenze agroalimentari italiane. «Ma non sarà una replica dell'Ambasciatori, quello – puntualizza Romano Montroni, storico consulente del progetto Librerie Coop – è un fenomeno per adesso unico. A Roma possiamo dire di viaggiare un po' a rimorchio. In un'area di 16mila metri quadrati dedicati al cibo, è prevista una libreria di appena 150 metri, con volumi di cucina e salute». Anche lì si potrà mangiare, bere e comprare i prodotti naturali legati al territorio. Ma si leggerà solo di cibo e benessere.

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi