Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2012 alle ore 15:28.

My24

Strana giornata, questa, in Ticino. Al 65° Festival di Locarno passa la sbornia di una Kylie Minogue pardata- e attivissima su twitter- sul palco di Piazza Grande, cosí come quella provocata da due film americani "diversi" e piacevolissimi come Ruby Sparks e Magic Mike. Con la consueta voglia di stupire e capovolgere le aspettative, arrivano, sempre in piazza, Nachtälarm e Wrong.

Il primo è un film di genere che inizia pigiando l'acceleratore della suspense, poi vira su una comicità quasi surreale, per diventare una sorta di "tutto in una note" decisamente originale. Difficile etichettare, come avrete capito, l'opera di Christoph Schaub, che un po' come la macchina che ne è protagonista insieme alla splendida Alexandra Maria Lara e Sebastian Blomberg, sbanda sovente ma comunque non puoi fare che seguirla. Lo fa soprattutto all'inizio, con questo spunto strano e straniante di un neonato che trova consolazione dai suoi interminabili pianti solo in lunghi viaggi in auto.

E i genitori sono costretti a mettersi in autostrada per sperare in un po' di pace. Inizio folgorante, in un non luogo per antonomasia. E che il suo primo punto di svolta lo trova in un autogrill (altro non luogo), dove i due genitori lasciano il pargolo incustodito nella macchina accesa. Per non svegliarlo. Lei per un bisogno, lui per un vizio. Metafora niente male, frantumata dal furto del veicolo con infante annesso. Da qui comincia una piccola follia che regge per una mezzoretta per poi perdere il bandolo della narrazione e dei suoi toni. Era una sfida forte quella di Nachtälarm e Schaub ne è all'altezza nella prima parte, per poi arrendersi nella seconda. Rimane un'Alexandra Maria Lara irresistibile e un soggetto niente male. Schaub si farà, anche se in questo caso non ha brillato.

Lo fa, invece, come sempre Quentin Dupieux. Regista, dj, genio della pubblicità (è meglio conosciuto come Mr. Oizo, autore della canzone una delle piú belle pubblicità di una casa produttrice di jeans, quella con il pupazzo giallo Flat Eric), ha stupito Cannes con Rubber e ora si ripete con Wrong. Meno sperimentale e provocatorio del film precedente, la sua ultima opera è decisamente piú narrativa, fluida, "normale". Per quanto possa definirsi tale il lavoro di Dupieux, che qui la voglia di rompere gli schemi la mette tutta nelle premesse. Tutto si incentra sulla piú banale delle motivazioni, almeno su grande schermo: l'amore e la sua perdita. Il protagonista è disperato, chi gli occupa il cuore é sparito. Parliamo di un cane. Lo cerchiamo con lui, tra strani incontri e la solita ironia border line di Dupieux, che rispetto al collega tiene ancora piú alta l'asticella del confronto con la sua storia e che ne è decisamente piú all'altezza. Non è per tutti questo cineasta- già al lavoro sul suo prossimo film, Realité- ma se gli accordi un'apertura di credito (e credulità) raramente rimarrai deluso. E pazienza se le sue opere sono molto piú simpatiche e brillanti di lui.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi