Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2012 alle ore 08:18.

My24

Da generazioni, famiglie come la mia soffrono degli effetti devastanti del morbo di Huntington in totale assenza di cure, ma una collaborazione senza precedenti tra discipline scientifiche fa sperare in future terapie.
Di recente ci sono stati due sviluppi notevoli nelle applicazioni delle cellule staminali pluripotenti. Da un lato proseguono lavori molto promettenti sul trapianto di staminali embrionali umane, il quale potrebbe ritardare l'insorgenza e la progressione della malattia. Dall'altro le staminali pluripotenti indotte – differenziate in neuroni e altre cellule cerebrali – che vengono usate per studiare la malattia, per convalidare le attuali terapie cellulari o per selezionare farmaci, potrebbero portare a nuovi bersagli terapeutici e a identificare possibili molecole attive. Sono incoraggianti anche altre strategie con staminali di tipo diverso, neurali in particolare, e persino l'attivazione di staminali endogene.
Proprio quando le famiglie con il morbo di Huntington riprendono a sperare, un dogma minaccia di spazzare via queste fragili novità. Le associazioni cattoliche premono con insistenza sui membri del Parlamento europeo perché le staminali embrionali siano escluse da "Orizzonte 2020", il programma di ricerca e innovazione dei prossimi sei anni. L'esclusione sarebbe disastrosa per il finanziamento delle ricerche, ma la pressione degli oppositori ha ricadute più estese. Prendono di mira le staminali embrionali e così facendo tutti i tipi di staminali; confondono le acque e non sembrano preoccuparsene. Gli investitori, le istituzioni accademiche e gli altri parlamenti, che in tempi di recessione preferiscono evitare le fonti di polemiche, saranno più inclini a seguire l'opinione pubblica, seppur sbagliata, che a sforzarsi di educarla.
Gli oppositori trovano il loro argomento più efficace non nell'interpretazione della Bibbia, ma nella relatività della ricerca medica. Ci saranno sempre sofferenze dovute a malattie, ogni progresso è relativo, si limita a cambiare obiettivo. Peste? Tubercolosi? Hiv/Aids? Sclerosi multipla? Scegliete il vostro secolo.
Le ragioni degli oppositori si possono riassumere così: «Perché non usare le risorse per quelli che sappiamo di poter aiutare e lasciare Dio, o la selezione naturale, occuparsi del resto invece di ricorrere il sogno irraggiungibile (e probabilmente indesiderabile) di una vita senza fine, per compiacere l'ego degli scienziati?»
A questa domanda alla quale pensano di detenere in esclusiva la risposta, rispondo ricordando una caratteristica potente degli esseri umani che ho avuto il privilegio di osservare da inviato televisivo e alla quale gli oppositori sembrano ciechi: il desiderio e il bisogno istintivo di accudire e risanare i malati.

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi