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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2012 alle ore 08:15.
Ma Nantes, città di fiume, non ha smesso di sognare il mare. La ricchezza dell'immaginario legata all'Oceano è sconfinata. Sull'isola della Loira, la compagnia La Machine ha creato anche il Carosello dei Mondi marini. Con i suoi tre livelli, uno dedicato al fondo marino, uno agli abissi e uno alla superficie delle onde, il Carosello si riallaccia alla tradizione delle giostre del diciannovesimo secolo. È fatto di oggetti artistici in movimento: granchi giganti, batiscafi, calamari, pesci degli abissi, meduse, mante, battelli, alghe. Tutto è cavalcabile e manovrabile da adulti e bambini, marionettisti rapiti dall'anacronismo della rappresentazione. Si ha la sensazione di tornare all'infanzia, e di penetrare nelle illustrazioni con cui l'editore Hertzel arricchiva i libri di Jules Verne. «Il legame con Verne – precisa Delaroziére – esiste, ma non è un legame intenzionale, scelto sin dall'inizio. Forse è solo un legame inconscio: sono i luoghi, la vicinanza del mare che mi hanno dato l'ispirazione per costruire il Carosello dei Mondi marini». Sulla giostra, i movimenti di adulti e bambini sono lenti e impacciati, come se uno scafandro prestato dal Capitano Nemo ci obbligasse a una passeggiata sottomarina. Il cuore rallenta, l'immaginazione accelera. Fuori, il vento del l'Ovest ricorda che il mare è veramente a un battito di cuore dall'isola di Nantes.
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