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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2012 alle ore 15:27.

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Illustrazione di Guido ScarabottoloIllustrazione di Guido Scarabottolo

Non più utilitaristica e legata all'esperienza diretta, bensì fondata sulla capacità di generalizzare, astrarre e ragionare ipoteticamente. Nei suoi libri ricorda le scoperte del neuropsicologo Aleksander Luria, cioè che i contadini analfabeti non sapevano astrarre, ovvero classificare sulla base di similarità, e usare il ragionamento ipotetico.
Are we getting smarter? è un aggiornamento sull'effetto Flynn. Le ultime scoperte confermano il ruolo dei fattori ambientali nelle differenze di genere e razziali, rilevano importanti incrementi del QI in diversi paesi in via di sviluppo e un arresto dell'incremento nei paesi scandinavi. Inoltre, Flynn segnala che il vocabolario degli adulti, grazie all'istruzione post-secondaria, nell'ultimo mezzo secolo è migliorato più di quello dei giovani, e ciò crea problemi di comunicazione tra le generazioni e un isolamento culturale degli adolescenti che non è mai esistito prima nella storia.

Un capitolo riguarda le conseguenze dell'effetto Flynn nelle sentenze di condanna a morte negli Stati Uniti. Poiché la sentenza non si applica in caso di ritardo mentale, cioè se il condannato ha un QI inferiore a 70, a seconda che il test somministrato sia sorpassato o aggiornato il QI del condannato può risultare superiore o inferiore a 70. L'esecuzione può quindi dipendere non dall'effettiva esistenza di un ritardo mentale, ma dall'effetto Flynn.
Il messaggio più importante è che la transizione a un'intelligenza che fa uso di astrazioni, e quindi potrebbe apparire di tipo scientifico, in realtà significa solo che le persone hanno acquisito capacità di usare il ragionamento ipotetico.

Non che hanno capito il funzionamento delle procedure di cui fa uso la scienza. Infatti, sbagliano nei giudizi su diverse questioni di carattere tecnico-scientifico, usando regolarmente la capacità di astrazione e ragionamento per difendere insensatezze. Gli esempi son quotidiani se pensiamo ai dibattiti sull'energia, gli ogm, l'efficacia delle cure,eccetera.
Dato che l'impatto della cultura scientifica sul miglioramento dell'intelligenza non ha effettivamente diffuso gli strumenti concettuali necessari per capire il mondo moderno, Flynn ha scritto anche How to improve your mind. Si tratta di una guida a venti astrazioni di uso comune nella ricerca accademica, che serve conoscere per pensare in modo critico.

E migliorare anche la pertinenza dei giudizi e delle scelte morali. Sono ragionamenti usati per impostare gli studi sperimentali e non cadere vittime di ragionamenti fallaci. Flynn ritiene indispensabile uscire dall'università sapendo usare la logica insieme al criterio di falsificabilità, sapendo come si crea un campione, cosa sono un gruppo di controllo e una percentuale, cosa sono l'effetto placebo e il QI. E anche come funziona il mercato, o a evitare la fallacia naturalistica, così come gli abbagli cognitivi che son dietro le varie forme di relativismo (culturale, epistemologico e storico) e di antirealismo. Il pensiero critico, per Flynn, non usa mai argomenti che fanno appello alla natura (come dire che qualcosa non va bene o è pericoloso perché sarebbe innaturale; o viceversa) o a un intervento divino (il disegno intelligente per spiegare l'evoluzione).

Leggere Flynn è un piacere intellettuale abbastanza unico. È un filosofo che si misura sia con i grandi temi del pensiero sia con le questioni più empiriche della ricerca sociale. E tutti i suoi ragionamenti portano inesorabilmente alla conclusione che l'attacco alla scienza, e la difesa di posizioni antirealiste e relativiste da parte di vasti strati della cultura occidentale, non solo umanistica, rappresenta la principale minaccia a quelle conquiste cognitive grazie a cui proprio in occidente sono maturate le ideee e le pratiche di libertà e responsabilità di cui andiamo così tanto orgogliosi.

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