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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2012 alle ore 07:28.

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Quelli che il grande dirigibile nero lo avvistarono per la prima volta a Londra, nell'estate del 1969. Quelli che sui social network si firmano con il nickname «ZoSo». Quelli che al «Vigorelli» nel '71 assaggiarono il fumo dei lacrimogeni e quelli che hanno perso un mese a New York a cercare d'individuare il condominio ritratto sulla copertina di «Physical Graffiti».
Storie diverse, stesso popolo: quello che da 43 anni accompagna le gesta e alimenta il mito dei Led Zeppelin, la band che nei Seventies pose l'aggettivo «hard» davanti alla parola rock. Per tutti loro oggi è un giorno di festa: 1.500 cinema di quaranta Paesi del globo proietteranno in contemporanea «Led Zeppelin Celebration Day», il film-concerto che documenta la reunion del 10 dicembre 2007 alla O2 Arena di Londra, l'unica dallo scioglimento datato 1980. Qui da noi l'evento è curato da Nexo Digital e Warner Music Italy, la prevendita sta già facendo registrare numeri importanti e i cinema che hanno ufficializzato la propria partecipazione alla giornata «zeppeliniana» sono 177, distribuiti in oltre cento città (l'elenco delle sale aderenti è disponibile sui siti www.nexodigital.it e www.ledzeppelin.com).

Concerto per pochi, proiezione per tutti
Anche nello Stivale c'è insomma grande attesa. E sarebbe curioso il contrario: l'Italia ha sempre nutrito un sentimento particolare per il gruppo inglese che prese a schiaffi l'establishment del rock con il riff di «Whole lotta love». La reunion londinese, d'altra parte, se la sono goduti in pochi. In occasione del live act che ha rimesso sullo stesso palco Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e il batterista Jason Bonham, figlio del compianto John «Bonzo» Bonham che degli Zeppelin fu il motore percussivo, le richieste di biglietti per assistere all'evento avevano superato il numero di venti milioni, a fronte di 18 mila fortunati che riuscirono ad aggiudicarsi aggiudicarsi il prezioso biglietto della O2 Arena. La proiezione del film diretto da Dick Carruthers, uno specialista del documentario musicale, vale come parziale compensazione per chi non c'era e avrebbe voluto esserci. E magari ha già prenotato sul web la versiobe Blu-Ray o il triplo vinile da 180 grammi in edizione limitata.

Sedici classici ad alta definizione
A vedere oggi il resoconto filmato della reunion di cinque anni fa, nessuno dei tre componenti originali della band sfigura: Page e Plant già nel '94 erano tornati a darsi la mano con il progetto «No Quarter», Jones ha le antenne ben puntate su quanto è accaduto al rock negli ultimi vent'anni. Vedi la superband Them Crooked Vultures messa in piedi con l'ex Nirvana Dave Grohl e Josh Homme dei Queens of the Stone Age. Nella scaletta di «Celebration Day» sgranano un rosario di superclassici che va dalla trascinante «Good times bad times» all'essenziale «Rock and roll», passando da «Ramble on», «Black dog», «In my time of dying», «Dazed and confused», «Stairway to heaven» e avanti per una lista composta in totale da sedici brani tutti rivisti con audio ad alta definizione, curato direttamente dalla band. L'evento dal vivo del 2007 era stato dedicato ad Ahmet Ertegun, amico della band oltre che fondatore della Atlantic Records che nel ‘69 tenne a battesimo il primo volo del Dirigibile. Tempo di celebrazioni in tutti i sensi per gli Zeppelin. A dicembre saranno per esempio a Washington DC per ricevere il prestigioso Kennedy Center Honors 2012 che verrà consegnato al gruppo per il contributo dato alla cultura americana. Negli anni passati, lo stesso premio era stato riconosciuto anche a Bruce Springsteen, Paul McCartney, Placido Domingo e altri tra musicisti, attori e registi. Dopo tutto stiamo parlando di quella che all'inizio degli anni Settanta veniva considerata «The Biggest Band in the World».

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