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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2013 alle ore 08:22.

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Invece Paccard fu preceduto e bruciato dal resoconto del giornalista ginevrino Marc Théodore Bourrit che, non meno geloso di Saussure, divulgò le calunnie interessate di Balmat: questa specie di "caso Galileo" della storia dell'alpinismo si fonda dunque su una diffamazione a mezzo stampa, che come si vede è zizzania difficile da sradicare. Un anno dopo il dottore, de Saussure compì finalmente l'agognata ascensione e tornato a Ginevra, meno di un mese dopo ne pubblicava una Rélation abregée, subito diffusa in tutta l'Europa colta. E già due mesi dopo usciva a Torino tradotta, Compendiosa relazione d'un viaggio alla cima del Monbianco, mentre Saussure veniva ricevuto con tutti gli onori al castello di Moncalieri dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III. Di Sardegna, cari alpinisti d'oltralpe, perché Chamonix non divenne Francia fino al 1860! Invece Paccard non riuscì mai a stampare il resoconto, che Stevens ha devotamente ricostruito e oggi Perret riporta all'onor del mondo degli alpinisti più ostici.
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Mont-Blanc, premières ascensions (1770-1904), édition établie par Jacques Perret et Michel Jullien, Les Éditions
du Mont-Blanc, Parigi, pagg. 336,
330 documents, € 55,00

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