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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2013 alle ore 17:03.

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Piccole grandi mostre d'arte, nel 2013, sul suolo italico. Ecco una veloce rassegna di quello che c'è. In attesa di quello che verrà. E una domanda: che fine ha fatto Jeff Koons?

A Milano, Palazzo Reale si appresta a dire arrivederci a Picasso: mostra dell'anno, capace di numeri prossimi ai 5000 accessi giornalieri. Via un big, avanti un altro: "Modigliani e gli artisti di Montparnasse: la collezione Jonas Netter" è il nucleo di opere fatte da Modì, più ricco mai messo insieme.

Dopo, nella capitale padana, toccherà ai marmi di Rodin e, per la prima volta in Italia, a una mostra monografica dedicata al genio del rinascimento lombardo Bernardino Luini.

Le produzioni d'arte contemporanea s'esalteranno con un omaggio alla pittura espressionista astratta americana (da Pollock alla Pop Art) proveniente dal Witney Museum di New York e si concluderanno con una grande retrospettiva dedicata a Piero Manzoni, nel cinquantesimo anniversario della morte. Per la fotografia e il cinema è prevista un'installazione dell'architetto e regista Amos Gitai e le opere di Bob Dylan, per la prima volta esposte in uno spazio pubblico nostrano, mentre al Palazzo della Ragione sarà protagonista la fotografia italiana in bianco e nero dal 1947 al 1967.

Al Museo del Novecento l'anno nuovo s'apre con "Andy Warhol Stardust", una serie di stampe relative ai più celebri soggetti del padre della Pop art, parte della collezione di Bank of America. WOW Spazio Fumetto ospiterà invece a febbraio una mostra-omaggio dedicata alla storia di Carosello e, a partire da maggio, assieme alla Rotonda della Besana, una grande mostra sui Manga giapponesi. Al PAC si comincia con le foto di Jeff Wall e s'arriva, in autunno, all'attesissima personale di Adrian Paci, prodotta d'intesa con il Jeu de Paume, il Trondheim Kunstmuseum e il Roda Sten Konsthall di Goteborg.

"100 volte Tour de France". A Novi Ligure i grandi del ciclismo italiano in mostra. Il prossimo anno si correrà il Tour del centenario e per festeggiare l'avvenimento, il Museo dei Campionissimi della cittadina che diede i natali a Girardengo e Coppi dedica alla Grande Boucle una mostra (inaugurazione il 2 gennaio 2013 alle ore 13.00). È lo stesso giorno in cui ricorre l'anniversario della scomparsa di Fausto Coppi. E proprio il grande Airone sarà al centro dell'esposizione, dedicata in particolare alla storia degli italiani al Tour, dai grandi trionfi alle vittorie di tappa. Gino Bartali e Fiorenzo Magni, Imerio Massignan e Giovanni Bellini con la maglia à pois, Felice Gimondi che vinse il Tour nel 1965. Per l'occasione - e per la prima volta - il Museo dei Campionissimi ospiterà due importanti cimeli: la bicicletta del Tour del 1995 di Fabio Casartelli, concessa in prestito dalla famiglia e dall'omonima Fondazione, e la maglia gialla vinta da Marco Pantani nel 1998, prestata dallo Spazio Pantani di Cesenatico.

Novecento mai visto. Opere dalle collezioni bresciane. Da De Chirico a Cattelan e oltre. Evola, Depero, Romolo Romani, Chighine, Morandi, Sironi, Klein, Warhol, Rauschemberg, Burri, Fontana, Vedova, Manzoni, Paolini e altri. A Brescia, presso i Musei Santa Giulia (dal 7 Marzo 2013 al 30 Giugno 2013) vi sarà quest'apoteosi dedicata alle esperienze e ai protagonisti assoluti del secolo appena trascorso. Si potranno così ammirare numerosi dipinti di proprietà dei Civici Musei già esposti nella vecchia Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (esistita dal 1964 al 1972). La parte più rilevante di tale patrimonio è costituita dalle opere, sorprendentemente anticipatrici in senso astratto, del bresciano Romolo Romani, dai numerosi dipinti di ambito futurista e dalle opere di orientamento informale che, dopo la chiusura della Galleria, rimasero nei depositi. I chiostri e gli ambienti museali di Santa Giulia accoglieranno inoltre sculture e installazioni in un suggestivo confronto con le architetture rinascimentali e le testimonianze archeologiche. Arricchiranno la mostra, difatti, lavori più recenti di artisti italiani e stranieri, concessi in prestito da collezionisti bresciani (Kapoor, Dan Graham, Paladino e altri).
Si svolgerà presso il palazzo della Gran Guardia a Verona - dal 2 febbraio al 1 aprile 2013 – la mostra "Da Botticelli a Matisse - Volti e figure".

Si tratta di circa ottanta opere: dipinti del Tintoretto, Tiziano, Paolo Veronese, Rubens, Rembrandt, Velazquez, De La Croix, Degas, Monet, Van Gogh, Pissarro, Renoir, Matisse, Munch, Medardo Rosso, in prestito da importanti gallerie statunitensi. L'esibizione sarà suddivisa in varie sezioni tematiche che cercheranno di mettere in relazione opere anche molto differenti tra loro. Verrà evidenziato come il volto ritratto sia mutato nel corso dei secoli, al mutare della sensibilità umana. "San Domenico in preghiera" di El Greco, opera del 1605, verrà posizionata specularmente a "Monaco in preghiera" di Eduard Manet, dipinto quasi trecento anni dopo. Una sezione molto ricca sarà dedicata agli impressionisti e post-impressionisti, fino alle avanguardie più estreme. Un excursus che ci svela ogni cosa: dalla progressiva perdita di prospettiva all'abbandono della forma classica fino al finale sfaldamento della figura umana tipico del ‘900.

Dal 16 febbraio al 2 giugno 2013, nelle sedi espositive della Galleria civica di Modena si terrà la mostra "Nam June Paik in Italia". L'iniziativa riflette sulla presenza e sull'influenza dell'artista coreano in Italia a vent'anni esatti dalla vittoria del Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 1993. Il percorso espositivo presenta una significativa selezione di opere – oltre cento lavori – provenienti da importanti collezioni italiane e si propone di ricostruire il rapporto dello storico esponente della videoarte con il nostro Paese. Dell'Italia egli fu ospite assiduo, dagli anni Settanta a tutti gli anni Novanta, da solo o con altri artisti della galassia Fluxus, impegnato in performance, mostre, scambi e dialoghi con critici, collezionisti, istituzioni. Il nucleo principale della mostra è costituito dai numerosi lavori appartenuti ad Antonina Zaru che con l'artista coreano ha intrattenuto un rapporto duraturo e fecondo. Sono inoltre esposti documenti e testimonianze fotografiche e filmate scaturite da un'ampia ricognizione condotta sul territorio emiliano, dove Paik ha trovato molta attenzione da parte di galleristi appassionati e accorti collezionisti. Paik, artista consapevole del proprio tempo, ha agito fra arte, musica, teatro e fotografia. A partire dagli anni Ottanta la sua ricerca si è concentrata sulla tecnologia satellitare e sul mondo del computer.

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