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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2013 alle ore 14:39.

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Svetlana Lunkina (Afp)Svetlana Lunkina (Afp)

Non c'è pace per il balletto del Bolshoj. Una delle sue étoiles ha lasciato la Russia per il Canada dopo aver ricevuto minacce nell'ambito di una disputa di lavoro che coinvolge il marito. Lo scrive il quotidiano russo
Izvestia, a cui Svetlana Lunkina ha detto di aver preso un'aspettativa fino alla fine della stagione teatrale a causa dei problemi del marito relativi alla realizzazione di un film. Izvestia sostiene che la ballerina è già fuori dalla Russia da sei mesi e la sua vicenda non dovrebbe essere legata a quella del direttore artistico del balletto Sergei Filin, sfigurato con l'acido sotto casa dieci giorni fa. Tuttavia la fuga dalla Russia di una danzatrice di tale profilo getta una luce inquietante sul clima di veleni nel tempio moscovita del balletto, dopo l'attacco a Filin che secondo la direzione del Bolshoi è stato ispirato da gelosie professionali.
«Penso che dobbiamo reagire a queste minacce. Questa gente non ha
alcuno diritto di interferire con le nostre vite private o con il mio lavoro» ha detto Lunkina, senza chiarire la natura delle minacce. Lunkina, che danza con il Bolshoi dal 1997, è una delle étoiles con maggiore esperienza del balletto russo e in questa stagione avrebbe dovuto comparire in un nuovo lavoro del coreografo britannico Wayne McGregor. «Avrei dovuto fare molte cose interessanti, tra cui varie premieres» ha detto la
ballerina.

La Lunkina ha spiegato che le minacce sono legate a un progetto cinematografico del marito, il produttore Vladislav Moskalyev, che ha lavorato a un film sulla grande ballerina imperiale Matilda Kshesinskaya. Moskalyev ha rotto con il partner nel progetto, da cui è stato estromesso. Il partner ora gli chiede in tribunale 3,7 milioni di dollari. La portavoce
del Bolshoi Katerina Novikova ha confermato a Izvestia che Lunkina ha chiesto un'aspettativa per la stagione, che le è stata concessa. Tuttavia non è chiaro come la compagnia possa aiutare la ballerina, dato che i problemi sono legati al lavoro del marito, ha aggiunto. «Anche Anna Pavlova ha lasciato la Russia a causa delle attività del marito» ha detto Novikova, riferendosi a una grande ballerina che all'inizio del Novecento lasciò la Russia.

Intanto Filin si trova in ospedale a Mosca, dove ha subito varie
operazioni per recuperare la vista, danneggiata dall'acido la sera del 17 gennaio, quando è stato assalito sotto casa da due uomini mascherati. Lunkina ha detto a Izvestia che ritiene che l'assalitore di Filin "potrebbe non lavorare al Bolshoj, ma essere qualcuno legato al teatro e al balletto".

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