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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 07:46.

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Gualazzi da applausi
Si passa al rivoluzionato concorso a doppia canzone che fa l'effetto di qualcosa di assolutamente inedito, persino spiazzante. Se i due pezzi consentono ai big di effettuare una vera e propri performance, la passerella dei «presenter» offrea a Fazio il pretesto di fare la sua solita televisione. Marco Mengoni è il primo a esibirsi, alle prese con la ballad «L'essenziale». Brano da calma piatta. Seconda canzone dell'ex vincitore di X-Factor è «Bellissimo». Tormentone adolescenziale. Tocca a Marco Alemanno, ex compagno di Lucio Dalla, leggere il responso di giuria e pubblico: passa il turno «L'essenziale». Netto lo scarto con Raphael Gualazzi, secondo a esibirsi. Il primo brano, «Senza ritegno», è un jazzy pop sofisticato nella strofa e orecchiabile nel ritornello lontanissimo dagli standard sanremesi. Non male. La successiva «Sai (ci basta un sogno)» è un brano molto più lento, struggente, persino meditativo. Non a caso è la canzone che l'autore dichiara di preferire. E tra le due vince, come annuncia la presenter Ilaria D'Amico.

Silvestri intimista e politico
Terzo big in gara è Daniele Silvestri intimista e politico con «A bocca chiusa» (brano nel quale viene accompagnato da un interprete per non udenti), ironico e danzereccio con «Il bisogno di te (ricatto d'onore)». Valeria Bilello annuncia il passaggio del turno della prima delle due. Simona Molinari e Peter Cincotti indugiano sullo swing easy listening di «Dr Jackyll Mr Hyde» e «La felicità», due brani che si equivalgono. Il responso lo legge la tennista Flavia Pennetta: passa «La felicità». Tutt'altro che sanremese «Dispari» dei Marta sui Tubi, indie folk forse un tantino pretenzioso. La convulsa «Vorrei» lo è ancora di più. Tocca incredibilmente a Chiara e Cristina Parodi fare da presenter: passa «Vorrei». Difficile da digerire «Quando non parlo», svolta pop della neomelodica Maria Nazionale. «È colpa mia» gravita invece nel suo repertorio tradizionale. E va avanti, come annuncia Vincenzo Montella. La vincitrice di X-Factor Chiara apre la propria performance con «L'esperienza dell'amore», ballad firmata da Federico Zampaglione un po' troppo vicina agli standard sanremesi. «Il futuro che sarà», scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle, è un tango postmoderno ed agrodolce. Ritornello catchy, suggestioni Gotan Project. Stefano Tempesti, portiere della Nazionale di pallanuoto, annuncia il passaggio del turno di quest'ultima.

Cutugno «L'Italiano» di Madre Russia
Singolare la performance dell'ospite Toto Cutugno, annunciato da Angelo Ogbonna: aggiorna «L'Italiano» in chiave contemporanea (tra italiani veri dalla pelle scura e il mutuo da pagare in tempo di crisi) e si fa accompagnare dal coro dell'Armata Rossa. Canta in russo con i militari e quindi si abbandona a una considerazione: «Quando li vedo cantare mi vene nostalgia dell'Unione Sovietica di una volta». E Fazio e la Littizzetto a distoglierlo: «Lascia stare, Toto, non è serata!». I soldati slavi completano il proprio omaggio al Bel Paese con «Nel blu, dipinto di blu». In ultimo, niente bacio-scandalo sul palco dell'Ariston tra la coppia gay italiana che ha deciso di sposarsi e però potrà farlo fuori dall'Italia, giovedì 14 a New York. Stefano Olivari e Federico Novaro, con il solo accompagnamento della musica di un pianoforte, hanno illustrato la loro storia d'amore servendosi di cartelli, senza mai pronunciare una sola parola e sorridendo. Anche in questo caso, roba che a Sanremo non s'era mai vista.

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