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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2013 alle ore 03:03.

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«Dedico la vittoria a tutte le persone che mi hanno sostenuto e continuano a farlo, la dedico alla mia "crew" di lavoro, che è nuova è si è fatta un mazzo tanto per arrivare qui e creare un nuovo progetto, la dedico a
Luigi Tenco e ringrazio la famiglia per aver mandato degli auguri sentiti». È il commento a caldo in sala stampa di Marco Mengoni, vincitore del 63/o festival di Sanremo.

«Volevamo il quarto posto. Siamo offesi dal secondo. Non vorremmo essere etichettati come i Toti Cutugni del ventunesimo secolo. Non lo siamo». Elio non rinuncia all'ironia nemmeno nel commento al caldo notturno sul secondo posto ottenuto da "La canzone mononota" a Sanremo 2013. E Rocco Tanica aggiunge sulla stessa lunghezza d'onda: «Non volevamo il premio della critica, siamo stufi delle critiche, volevamo il premio del complimento».

«Il nostro obiettivo era il podio e l'abbiamo raggiunto. Il terzo posto non e' una tragedia. Soprattutto con questi rivali. Elio ha dimostrato che Fazio ha fatto un festival di grande musica. E Marco Mengoni è un artista che non scopriamo adesso. Se dedico la vittoria a mia figlia? No, a lei dedico la mia vita, la vittoria la dedico ai fan». Così Francesco Kekko Silvestre,
leader dei Modà commenta invece il terzo posto ottenuto dalla band nel
verdetto finale di Sanremo 2013. Poi aggiunge un motivo in più di felicità: «Noi ci auguravamo il podio perché volevamo cantare dopo mezzanotte, perché oggi è il mio compleanno».

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