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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2013 alle ore 12:42.

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Le canzoni natalizie rappresentano un vero e proprio genere: forse perché la tradizione delle strenne ha da un secolo a questa parte spinto l'industria musicale a «sensibilizzare» in questo senso autori e interpreti. Le canzoni dedicate alla Pasqua non saranno un genere ma esistono eccome, spaziando tra generi e «destinazioni» molto diverse. Ve ne offriamo dieci esempi: come voi stessi avrete modo di costatare, non mancano le sorprese…

Bing Crosby, Easter Parade
Tutti conoscono «White Christmas», standard natalizio per eccellenza scritto da Irving Berlin, inciso nel 1942 dal crooner Bing Crosby e da allora «presenza fissa» di ogni celebrazione natalizia. Pochi sanno che sempre nel 1942 nel film «Holiday Inn» Crosby eseguiva un altro classico di Berlin, dal sapore molto più primaverile: «Easter Parade». Storia di un lui e una lei che si immaginano trionfanti nella parata pasquale, con tanto di pittoresco cappellino decorato.

Bob Dylan, Just like Tom Thumb's Blues
Non un pezzo su Pasqua, ma un brano ambientato nel periodo pasquale a Juarez, città del cattolicissimo Messico in cui la festa della Resurrezione è molto sentita. Non la canzone più conosciuta del Menestrello di Duluth, ma una specie di gemma rara nascosta in quello straordinario tesoro che è l'album «Highway 61 Revisited». Lasciamo parlare il Poeta: «Quando sei perso nella pioggia a Juarez/ ed è pure il periodo di Pasqua/ e la tua gravità viene a mancare/ e la negatività non ti regge/ non darti delle arie». La tua avventura potrebbe infatti finire male.

Jefferson Airplane, Easter?
Profeti del rock lisergico della West Coast, i Jefferson Airplane non furono mai teneri nei confronti di alcun potere costituito. Chiesa cattolica compresa: il lato b di «Long John Silver», loro piratesco album del 1972, si apre con l'invettiva anti-cristiana di «Easter?». Ossia il concetto di Pasqua con tanto di punto interrogativo: «Un uomo di pace muore/ e un centinaio di guerre cominciano/ Voi continuate a uccidere la gente/ nel suo nome cristiano/ Io credevo che lui dicesse/ Io credevo che lui dicesse/ che è peccato», grida Grace Slick nel microfono chiamando per nome Paolo VI. Dissacrante.

Patti Smith, Easter
La chiamano Sacerdotessa del rock e non è un caso: la musica di Patti Smith irradia sacralità a ogni accordo. Nel 1978 la nostra è sulla cresta dell'onda e dà alle stampe l'album «Easter», quello della hit «Because the Night» scritta a quattro mani con Bruce Springsteen. La title track che chiude l'opera è una ballad sbilenca e dissonante costruita sulle sue particolarissime visioni pasquali: «Io sono la primavera, la Terra Santa/ il seme infinito del mistero/ la spina, il velo, il volto della grazia/ l'ambasciatore dei sogni/ il principe della pace». La campane suonano a festa in sottofondo: anche al Greenwich Village dev'essere Pasqua.

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