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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2013 alle ore 18:25.

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Si è concluso ieri a Termeno (BZ) il 9° Simposio Internazionale del Gewürztraminer.
Gli amanti di questo vitigno aromatico hanno potuto partecipare ad escursioni tra i vigneti, degustazioni guidate, verticali, assaggi di Gewürztraminer del mondo e ad entusiasmanti percorsi culinari con gli Jeunes Restaurateurs d'Europa.
Particolarmente riuscita è stata l'escursione tra i vigneti di giovedì 24 maggio, che ha permesso di scoprire, grazie alla sapiente guida d'Irene, le principali caratteristiche del vitigno, le peculiarità della sua coltivazione e le evoluzioni degli ultimi anni, come il passaggio da pergola a guyot per la maggioranza dei nuovi impianti. Giusto premio alle fatiche della scarpinata sotto il sole in un saliscendi continuo sono stati i vini assaggiati direttamente dentro i vigneti nei 4 punti di sosta previsti: Exilissi 2011, Nussbaumer 2011, Crescendo 2011 e per concludere Kastelaz 2011: 4 espressioni diverse del Gewürztraminer, tutte di alto livello.

Divertente è stato anche partecipare al Walking Dinner di mercoledì 22: la cena di 4 portate veniva servita in 4 diversi ristoranti di Termeno, abbinando Gewürztraminer italiani ed internazionali.In ogni ristorante si consumava una portata, con tre vini in abbinamento e ci si spostava a piedi alla tappa successiva: coniugare buon cibo e buon vino con una passeggiata in una tiepida serata altoatesina ha reso la serata speciale. Una sola domanda mi frullava per la testa, dopo la tappa al secondo ristorante: è proprio necessario che anche in Cile vogliano fare il Gewürztraminer ?
Tornando al nostro vitigno, è ancora acceso il dibattito sulle sue origini, rivendicate, tanto per cambiare, dai cugini francesi, dai tedeschi e da noi italiani, in particolare dagli abitanti di Termeno: Gewürz sta per speziato, aromatico e Traminer sta per "originario di Termeno".

In realtà forse la verità sta nel mezzo.
In un convegno tenutosi proprio a Bolzano, il Professor Scienza, insieme ad altri noti ricercatori internazionali, sarebbe giunto alla conclusione che il Traminer (o Gewürztraminer) è originario dell'Europa centrale e solo successivamente è stato importato a Termeno.

Di sicuro c'è che a Termeno ha trovato le condizioni ideali nel corso dei secoli, ed è diventato il vitigno bandiera del territorio, con la produzione di vini di eccellente qualità, apprezzati non solo in tutt'Italia ma anche all'estero.
Anche oggi voglio presentare 2 cantine che producono due Gewürztraminer totalmente diversi: la prima è altoatesina, di Caldaro, ma con i vigneti di Gewürztraminer proprio a Termeno, la seconda è trentina e fa un Gewürztraminer un po' diverso dalla consuetudine.

Ritterhof – Caldaro (BZ)
La Cantina possiede 7,5 ettari di vigneto, ma ha conferitori in esclusiva, per cui il totale degli ettari vitati e lavorati sale a 35.
Una dozzina le etichette prodotte, per un totale di circa 300.000 bottiglie.
Fondata nel 1968 da un cittadino svizzero, nel 1999 è stata acquistata da una nota famiglia di Termeno, Roner, dell'omonima distilleria.
Nel 2.000 Ludwig Kaneppele, dopo essere stato con la sua famiglia uno dei conferitori di Ritterhof, ed aver diretto per 10 anni la Cantina Girlan, sposa Karin Roner e diventa amministratore di Ritterhof, guidandone sia la crescita qualitativa che quantitava (si è passati da 10.000 a 300.000 bottiglie), a fronte d'ingenti investimenti in cantina.
Tra le particolarità da ricordare, la cantina possiede un piccolo vigneto di lagrein di oltre 100 anni.

Crescendo – Gewürztraminer Alto Adige DOC 2011
Vino bianco, fermo, con gradazione del 14,5 %.
5.000 le bottiglie prodotte grazie a 6 ettari di Gewürztraminer, di cui 4 di proprietà.
Vendemmia a metà ottobre, con vinificazione e affinamento in acciaio.
Residuo zuccherino: 8 g/l
Il colore è piacevole ed intenso, giallo paglierino verso il dorato.
I profumi emergono mantenendo però una notevole eleganza: prevalgono la rosa ed il geranio, ma anche agrumi e frutta esotica.
In bocca sa essere contemporaneamente fresco e corposo, elegante ed equilibrato, dal piacevolissimo retrogusto.
Prezzo in enoteca: 20-22 Euro

Azienda Agricola Maso Furli di Marco Zenoni – Lavis (TN)
Maso Furli è una delle più piccole aziende vitivinicole del Trentino.
La cantina è stata aperta da Marco nel 1997, ma i terreni di Maso Furli erano lavorati dal papà, Martino, fin dagli anni '50, come mezzadro. Nel 1971 la famiglia acquista l'azienda agricola.
Nell'anno 2002 Marco crea un'applicazione per la pressatura delle uve bianche in assenza di ossigeno e la brevetta assieme all'amico Mario Poyer: applicazione importante perchè permette di tutelare il patrimonio aromatico delle uve da eventuali ossidazioni in fase di pressatura con un costo accessibile anche ad una piccola azienda.

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