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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 11:59.

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In parallelo agli episodi di «Deep Space Nine», nel 1995 venne realizzata «Star Trek-Voyager», che riprende lo spirito pionieristico e avventuroso delle puntate classiche. A capo della navicella Voyager, il capitano Kathryn Janeway, prima e unica donna-comandante del brand «Star Trek».

Infine, l'ultima serie realizzata fino a oggi è «Star Trek-Enterprise», una sorta di prequel delle precedenti, trasmessa dal 2001 al 2005. Diverse le reazioni dei fan: in molti la boicottarono, delusi da scelte narrative poco coerenti con lo spirito originario del prodotto, altri cercarono di salvarla dalla cancellazione con petizioni e ingenti raccolte di fondi.

Il cinema
Negli anni '70, per far esordire «Star Trek» sul grande schermo, i produttori chiamarono un regista celebre come Robert Wise, autore di pellicole quali «Ultimatum alla terra» (1951), «West Side Story» (1961) o «Gli invasati» (1963).

Il film, «Star Trek – The Movie», uscì nel 1979, proseguendo la narrazione della prima serie televisiva, con gli stessi personaggi e le medesime atmosfere. In breve tempo divenne un vero e proprio cult, grazie alla messinscena di Wise che utilizzò innovativi effetti ottici per accrescerne la spettacolarità.

Il cast, sempre capitanato da William Shatner e Leonard Nimoy, tornò in altre cinque pellicole, che uscirono dal 1982 («Star Trek II-La vendetta di Khan») al 1991 («Star Trek VI-Rotta verso l'ignoto»).

Nei film seguenti, l'equipaggio del capitano Kirk lasciò posto a quello del capitano Picard, introdotto sul piccolo schermo dalla serie «Next Generation» e protagonista di quattro lungometraggi: da «Star Trek-Primo contatto» del 1996 a «Star Trek-La nemesi», del 2002.

In mezzo ai due gruppi di film, il curioso «Star Trek VII-Generazioni» (diretto da David Carson e uscito nel 1994) in cui coesistono il cast originale e quello che li rimpiazzerà dalla pellicola successiva: un bizzarro trait d'union piuttosto confusionario e raffazzonato.

Col passare degli anni i film di «Star Trek» subirono un sempre più rapido declino, perdendo spettatori e appassionati di un tempo. Un nuovo inizio sembrava inevitabile e, nel 2009, al timone del progetto fu chiamato J.J.Abrams, reduce dai successi televisivi di «Alias» e «Lost».

Grande appassionato della serie originale, Abrams fece ripartire la saga con «Star Trek», in cui viene raccontata l'adolescenza di Kirk (qui interpretato da Chris Pine), il suo primo incontro con Spock (Zachary Quinto) e con l'Enterprise.

Il film ebbe una straordinaria accoglienza di critica e di pubblico: particolarmente apprezzato per una sceneggiatura ricca di colpi di scena e di spunti creativi, il reboot incassò 375 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di "soli" 150.

Il seguito, «Into Darkness-Star Trek» ha già guadagnato, in patria, 165 milioni in poche settimane e le recensioni positive fanno presagire che Abrams abbia, nuovamente, centrato l'obiettivo. La prossima missione interstellare del regista? Il settimo episodio di «Star Wars», storico brand rivale di «Star Trek», previsto in sala per il 2015 e, al momento, ancora senza un titolo ufficiale.

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