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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2013 alle ore 14:05.

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Terre Lariane: luoghi di buon vino

Attualmente vi sono 12 ettari di vigneti, di cui 8 in produzione e 4 in allevamento.
Le bottiglie prodotte sono 40.000, per 5 diverse etichette.
Il progetto di Giordano, che forse col passare degli anni è andato addirittura oltre alle sue aspettative iniziali, ha coinvolto man mano tutta la famiglia: la moglie Mina e le figlie Claudia e Clara. La Costa infatti non è solo vino, ma anche ristorazione ed accoglienza nell'annesso agriturismo.
Claudia si occupa in prima persona soprattutto dei vigneti e della cantina e quando racconta come è nata e si è sviluppata negli anni quest'avventura familiare non dimentica di ricordare, con una punta d'ironia, di come papà Giordano avesse "liberamente obbligato" lei e la sorella Clara a contribuire a questo progetto!
Fortuna vuole che per entrambe è diventata una vera passione e quindi un loro percorso di vita. Tra i loro vini ho assaggiato un bianco, il Brigante 2012

Brigante 2012 Bianco IGT Terre Lariane
Vino bianco secco, con gradazione pari al 12,5 %. E' prodotto prevalentemente con uve Chardonnay (90 %), a cui si aggiungono piccole percentuali di moscato e di Verdesa, vitigno autoctono del territorio. Se ne fanno circa 8.000 bottiglie. Si vendemmia manualmente in cassette, a fine agosto. La vinificazione è in acciaio, a cui segue un breve affinamento in vasca di cemento ed almeno un paio di mesi in bottiglia. Il nome stesso ne descrive le tipicità: Brigante, inteso nel senso scherzoso di vino per allegre combriccole, o brigate. E' un vino fresco, piacevole, particolarmente adatto alla stagione. Il colore è giallo paglierino, non troppo carico. Al naso ha una più che discreta piacevolezza nei profumi, soprattutto frutta esotica, limone, arancia, ma anche fieno. E' in bocca che dà il meglio di sè, in quanto è fresco, equilibrato, giustamente sapido, con una buona persistenza ed un gradevole retrogusto. Ne bevo volentieri un secondo calice. Prezzo in enoteca: 10 Euro

Cantine Angelinetta – Domaso (CO)
La famiglia di Emanuele aveva sempre prodotto vino per consumo familiare, e lui amava mettere il naso in vigneto ed in cantina, tanto da effettuare in prima persona degli esperimenti di vinificazione mentre frequentava la facoltà di Ingegneria Edile del Politecnico di Milano. Nel 2008 incontra Leo Miglio, figlio del noto professor Gianfranco Miglio, considerato a inizio anni '90 l'ideologo della Lega Nord, ma soprattutto, nel nostro ambito, pioniere dell'enologia lariana. Anche il figlio Leo, docente universitario, si era occupato del vino del lago, e propone ad Emanule di prendere in gestione la cantina ed i vigneti di famiglia. Detto fatto: appesa al muro la laurea, Emanuele apre nello stesso 2008 la sua azienda agricola dedicandosi alla vite ed alle api, nonostante più d'uno gli desse del matto! Attualmente Emanuele lavora 2 ettari di vigneti, situati a Domaso, aggrappati alla montagna e con muretti a secco simili a quelli della vicina Valtellina. Questo implica di lavorare tutto a mano! Sicuramente sono d'aiuto lo splendido scenario ed il meraviglioso panorama di cui si gode a Domaso. Le bottiglie prodotte sono circa 10.000, ripartite su 5 etichette, 2 bianchi, 2 rossi ed un rosato che presento di seguito.

Roselario 2012 Rosato IGT Terre Lariane
Il vino rosato di Emanuele è ottenuto per il 50 % con il vitigno Schiava e per il 50 % con il Marzemino. La gradazione è pari al 12,5 %. Se ne producono circa 1.600 bottiglie. La vendemmia, fatta a mano, con raccolta delle uve in piccole ceste, è a settembre. La macerazione a freddo dura 36-48 ore, a cui segue la fermentazione in acciaio. L'affinamento, sempre in acciaio, dura circa 6 mesi. Il prodotto finale è un piacevolissimo vino di pronta beva, perfetto per l'estate, dal colore rosato di media intensità, che si avvicina al salmone, con degli splendidi riflessi aranciati. I profumi sono freschi ed intensi, con una certa prevalenza delle note fruttate su quelle floreali. In bocca è morbido e delicato, forse non di eccessiva persistenza, ma estremamente piacevole, con un tipico finale mandorlato.

Il posto migliore dove berlo è sicuramente alle Cantine Angelinetta, con la splendida vista sul Lago di Como
Prezzo in enoteca: 13 Euro
www.italiadelvino.com
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