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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2013 alle ore 15:38.

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Lo Schioppettino: da vitigno estinto...ad un grande vino rosso friulano

La grande longevità dei loro vini ha fatto sì che alcune prestigiose annate siano state sottoposte a rabboccamento (Schioppettino: 1977, 1985; Refosco dal Peduncolo Rosso: 1977; Picolit: 1977 e Verduzzo: 1977, 1983): altre lo saranno sicuramente nei prossimi anni.
Fra i tanti aneddoti di una vita in vigneto, Ivan me ne ha raccontato uno particolarmente curioso: alcuni anni fa una coppia, marito e moglie, andò a trovarli in azienda per ringraziarli personalmente. Cosa era successo? I due, felicemente sposati, nonostante anni di tentativi, non erano mai riusciti ad avere figli, fino ad una serata magica in cui aprirono una bottiglia di Schioppettino di Ronchi di Cialla....Verità o suggestione, fatto sta che i neo-genitori hanno voluto conoscere la famiglia Rapuzzi, portando il piccolo con loro!

Schioppettino di Cialla 2008 DOC Colli Orientali del Friuli
Vino rosso secco, con gradazione pari al 12,5 %.
Ottenuto da uve Schioppettino in purezza, raccolte in un vigneto situato nella Valle di Cialla.
L'annata 2008 ha visto la produzione di poco più di 6.000 bottiglie.
Dopo la vinificazione si ha un affinamento di quattro anni, di cui 14-18 mesi in barrique ed il resto in bottiglia.
Il colore è rosso rubino, al naso il bouquet è evoluto ed elegante, dove le note speziate sembrano prevalere sui frutti rossi del sottobosco. Ad un secondo passaggio si è colpiti anche dal tabacco, da una lieve punta di china e di erba medicinale.
In bocca è asciutto, sapido, forse appena astringente, con un piacevole retrogusto lievemente amarognolo.
E' sicuramente un vino di notevole eleganza e personalità.
Poichè l'azienda Ronchi di Ciolla ha tra le sue peculiarità la produzione di vini destinati ad un lungo, a volte lunghissimo invecchiamento, mi è stato chiesto di assaggiare anche l'annata 1997: cambia ovviamente il colore, ci spostiamo verso un rosso granato con lance aranciate, nei profumi le note speziate diventano prevalenti ed in bocca è piacevolmente sapido, estremamente persistente e si conferma il piacevole retrogusto amarognolo. E' sicuramente un vino che può reggere ancora lo scorrere del tempo.
Prezzo in enoteca (annata 2008): 30-35 Euro

Le Due Terre – Prepotto (UD)
Flavio Basilicata si è diplomato in enologia a Cividale, lavorando alcuni anni in una casa vinicola insieme a Silvana, che avrebbe poi sposato.
Nel 1984 hanno fondato la cantina Le Due Terre, realizzando il sogno della loro vita: fare un proprio vino, rispettando il territorio, seguendo i tempi e i ritmi della campagna, biologici non per certificato ma per pratica e pensiero. Un amore per i vigneti e nei vigneti quello di Flavio e Silvana.
Il legame col loro mondo parte già dal nome: Le Due Terre, perchè il territorio è costituito da 2 tipologie di terreno: calcareo ed argilloso, che si fondono senza soluzione di continuità.
I loro vigneti, 5 ettari con i quali si producono circa 20.000 bottiglie, sono inerbiti, e si usano solo zolfo e rame per i trattamenti.
Le etichette prodotte sono quattro, tre rossi ed un bianco, sia con vitigni autoctoni che internazionali.
Silvana ama citare come proprio motto la frase: "fare il vino anche senza corrente elettrica", proprio per esprimere meglio l'attenzione sua e di Flavio alle tradizioni, ai valori del terreno, a quanto Flavio ha imparato dal nonno, mezzadro che si dedicava anche alla viticoltura, non solo per uso familiare ma anche per la vendita.
Ed a portare avanti le tradizioni familiari è già pronta la figlia Cora, appena diplomatasi alla scuola di Cividale, pronta a proseguire gli studi in Enologia: di lei, ancora ragazzina, il buon Veronelli diceva che, mettendo a frutto quanto imparato dai genitori, la loro esperienza e passione, sarebbe stata capace di realizzare vini ancora migliori di quelli di Flavio e Silvana. Tra i loro vini, ho degustato il loro vino bandiera, il Sacrisassi Rosso 2010

Sacrisassi 2010 Rosso DOC Colli Orientali del Friuli
Vino rosso secco, di gradazione alcolica del 13 %.
Le uve sono in pari quantità Refosco e Schioppettino, ovvero due dei vitigni autoctoni friulani a bacca rossa.
La produzione nell'annata 2010 è stata di circa 7.000 bottiglie.
Vendemmia manuale in cassetta nella prima settimana di ottobre.
La macerazione avviene in recipienti di cemento, a cui seguono 22 mesi di affinamento in barrique non di primo passaggio.
Verso il vino nel bicchiere: il colore è di un rosso rubino estremamente intenso.
E' un vino pieno nei suoi profumi, grazie alla perfetta fusione tra i sentori dello schioppettino e del refosco, tra l'eleganza armoniosa dell'uno e la selvaggia virilità dell'altro.
Le note fruttatte, di frutti neri, delicate ma persistenti al naso, diventano polpose, quasi sugose in bocca. Si intrecciano con speziature e sentori erbacei, ma anche di cioccolato e china, in un cangiante susseguirsi di emozioni.
Alla beva si conferma elegante e persistente, vibrante nei tannini e complessivamente avvolgente.
Prezzo in enoteca: 25 Euro

www.italiadelvino.com

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