Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2013 alle ore 08:45.

My24

Sul fronte del collezionismo, la mostra ci offre un'informazione preziosa e sorprendente. Gli stessi principi e monarchi che collezionavano avidamente gli avori spesso sapevano usare personalmente il tornio, e con esso fabbricavano oggetti di pregio.
In rassegna è documentato il triplice caso del principe Giovanni Casimiro di Sassonia-Coburgo, autore di un bizzarro vaso «a rischio», del principe Ferdinando de Medici, autore di un vaso con pareti «sgonfie», e dello zar Pietro il Grande, autore di un'elegante scatola cilindrica, tornita per contenere una bussola.
Anche in chiusura, la mostra ci insegna un fatto interessante. La porcellana, scoperta in Europa al principio del Settecento, prese come modello – nelle tipologie dei manufatti e nella scelta del colore – proprio la diafana bellezza degli avori barocchi. E saranno proprio le porcellane "scoperte" a Meissen a soppiantare definitivamente la nobile e raffinatissima arte dei maestri «avoristi».
A noi un po' dispiace, agli elefanti no.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Diafane Passioni. Avori barocchi dalle corti europee, Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti; fino al 3 novembre. Catalogo Sillabe

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi