Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2013 alle ore 17:18.

My24
Stephen FrearsStephen Frears

VENEZIA - Laconico, imbarazzato, timido. Stephen Frears fa fatica a parlare del suo lavoro e del suo film, anche dopo l'ovazione in sala per la sua «Philomena», in concorso alla 70esima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Il primo vero e grande applauso del festival per un film che ha fatto piangere e ridere, scritto in maniera impeccabile, oltre all'ottima regia di cui non si dubitava. La pellicola è basata su una storia vera, tratta dal romanzo The lost child of Philomena Lee di Martin Sixsmith.

Il libro racconta l'incontro tra quest'ultimo, giornalista della Bbc, impersonato da Steve Coogan, disorientato dal recente licenziamento, e una signora attempata irlandese, Philomena appunto (Judi Dench), che decide di rivelare il suo terribile segreto in età avanzata. Nel 1952, adolscente, Philomena rimane incinta e partorisce un figlio, dato contro la sua volontà in adozione a una coppia di americani dalle suore, da cui era stata inviata per coprire la "vergogna" della sua gravidanza; una vicenda a cui furono piegate molte connazionali coetanee, ree di aver "peccato" di lussuria.

Un film che può suonare molto duro contro la chiesa cattolica
Sono curioso di sapere se lo vedrà il papa. Non conoscevo prima questa storia. So solo che il cattolicesimo è stato capace di fare cose tremende alle persone.

Ma la figura di Papa Francesco…
Mi piace. Non ho idea se la Chiesa grazie a lui stia facendo un'operazione di rinnovamento di immagine, ma lo spero. Sicuramente è meglio del precedente ( papa Ratzinger ndr).

Vorrei capire quale educazione cattolica ha avuto…
Nessuna. Sono stato battezzato e poi ho scoperto di essere ebreo. Ma non sono mai stato osservante. E mi sono riconosciuto soprattutto nel giornalista del film, Martin, che è ateo.

È stato ispirato da «The Magdalene sister», il film di Peter Mullan, che vinse il Leone d'oro nel 2002 e che parlava della crudeltà delle suore della misericordia irlandesi nei confronti delle ragazze madri che venivano loro affidate?
Direi di no. È la prima volta che mi affaccio a questo tema. Conoscevo il film naturalmente, ma la mia storia è focalizzata non tanto sui maltrattamenti, quanto sul fatto che i figli venivano venduti a coppie abbienti, questa la novità. Un regista decide di girare una pellicola per una complessità di ragioni. In questo caso, mi intrigava la combinazione tra tragedia e commedia.

Lei si circonda di figure femminili forti. Michelle Pfeiffer («Le relazioni pericolose», 1988), Helen Mirren («The queen», 2006) e ora Judi Dench, Oscar alla miglior attrice non protagonista nel 1999, (fu la regina Elisabetta per Shakespeare in love di John Madden)
Le donne nella mia vita sono molto forti e mi fanno ammattire. È una grande attrice e una grande donna. La produzione aveva già scritturato Steven Coogan e Judi Dench . Mi hanno mandato la sceneggiatura, che ho trovato fantastica e sono molto fiero del risultato. La storia di queste donne a cui viene sottratto il figlio è coinvolgente e lavorare con Judi e Steve è stato facile.

Quale il suo rapporto con la Philomena "vera"?
Buono fin quando apprezza il mio film (ride). Ha visto la pellicola una prima volta ed era nervosa, poi una seconda e le è piaciuto. Noi camminiamo attraverso la vita delle persone. È una grossa responsabilità. La regina non ha molto apprezzato il mio film su di lei ("The Queen", 2006).

Philomena ha perdonato la suora che le ha nascosto la nuova identità del figlio e che ha impedito la loro ricongiunzione. Lei che farebbe?
Non lo so. Rimango nel dubbio. È impressionante la maniera con cui la vera Philomena ha difeso le suore.

Philomena nel film legge romanzetti d'amore e riviste di gossip. Nella realtà è meno ingenua?
È ingenua e saggia assieme e non perché ha perdonato il suo carnefice è ingenua. Nella realtà è una persona molto intelligente.

Il prossimo film?
Sarà sul Lance Armstrong, perché la sua è una questione moralmente complicata.

Cosa pensa dell'Italia?
Penso che sia una cosa buona che non ci sia più Berlusconi. Non capisco chi ha votato per lui.

E della situazione inglese?
Non è molto incoraggiante. Tuttavia ieri c'è stato un voto interessante: abbiamo deciso di non bombardare la Siria. Tony Blair è stato un pessimo primo ministro. Ha governato solo perché e carismatico, ma la sua politica era sbagliata. Cameron almeno non è bugliardo, Tony Blair ha mentito.

Che registi italiani ama?
Mi è piaciuto molto "Il divo" di Paolo Sorrentino e "Gomorra" e "Reality" di Matteo Garrone. Per il passato Visconti, Bertolucci e Fellini.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi