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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2013 alle ore 18:23.

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La copertina del nuovo cd degli Earth, Wind & Fire: "Now, Then & Forever"La copertina del nuovo cd degli Earth, Wind & Fire: "Now, Then & Forever"

È l'estate del 2013 quella che volge al termine, ma se al sabato sera uno con qualche primavera in più alza il gomito e si distrae un po' rischia seriamente di convincersi che si trova nel bel mezzo del 1975. Il popolo danzereccio si consuma i piedi sulle note di «Get Lucky», la critica si spella le mani per salutare la svolta disco-analogica dei Daft Punk, supportata dalla sapiente chitarra del «reduce» Nile Rodgers, le radio ci martellano i timpani con la sincopata «Blurred Lines» dell'accoppiata Robin Thicke-Pharrell Williams.
Mentre là fuori torna insomma a impazzare la discomania, volete che i più apprezzati protagonisti di quella stagione frivola, saltellante e ingelatinata non ne approfittino? Così arriva puntualissimo «Now, Then & Forever», album con il quale rompono otto anni di silenzio gli Earth, Wind & Fire, «padri costituenti» del genere che dalla Chicago di 43 anni fa, un passo per volta, condussero la black music verso la mischia del dancefloor. Gente con un curriculum da 90 milioni di dischi venduti a tutte le latitudini. Il doppio in uscita in questi giorni contempla dieci inediti e una selezione di grandi successi del passato scelti e co-interpretati da stelle della moderna scena r'n'b, come Justin Timberlake, the Roots, il solito Pharrell, Andre 3000 e Will.I.Am. Tra i classici c'è spazio anche per il nostro Mario Biondi, coinvolto nel progetto con una riedizione di «After the Love has Gone». Del nucleo storico della band sono rimasti in tre: il bassista Verdine White e i vocalist e percussionisti Philip Bailey e Ralph Johnson. Stessi abiti lucidi degli anni d'oro ma qualche acciacco in più. E quando arrivi a una certa età un «aiutino» da parte di chi è più giovane e ha più birra in corpo non può che giovare.

L'amor che muove il soul (e pure il funky)
«Da Pharrell a Timberlake - spiega White - i nuovi artisti soul promettono bene perché sono prima di tutto grandi amanti della musica, compresa la nostra». Per quanto riguarda Biondi, «le sue tonalità basse si sposano bene con i nostri falsetti, - commenta Bailey - un giorno potremmo fare un tour insieme».Vedute apertissime per quanto riguarda il nuovo, ma stessi orientamenti della gloriosa stagione dei Seventies: «La filosofia delle nostre canzoni è fatta di amore e rispetto, - prosegue Bailey - per questo tutte le generazioni possono partecipare ai nostri concerti». In nome dell'amore gli EW&F hanno infilato record a raffica, come quando, primi tra le band afro-americane, fecero registrare il sold-out nel tempio del rock del Madison Square Garden a New York: «La musica trascende le differenze fra le persone meglio di ogni altra cosa», secondo Ralph Johnson. Per questo, spiega la band, il disco ha titoli seri come «My Promise», «Sign On» e «Love is Law»: «Perché crediamo fermamente nel potere dell'amore».

Un salto indietro nei Seventies
Tra gli inediti spicca «My Promise», primo singolo che riporta il contatore indietro alla metà degli anni Settanta, quando gli EW&F, con bestseller quali «That's the Way of the World» e «Gratitude», insegnavano le buone maniere funky soul al mondo intero. «Sign on» è un apripista trascinante, costruito intorno alla robusta linea di basso di Verdine e agli intermezzi di fiati marchio di fabbrica, «Love is Law» un funky meditativo che esalta i falsetti di Bailey e Johnson, «Guiding Light» sembra essere stata concepita per tenere compagnia sotto le lenzuola alla gioventù cool d'America. Divertenti le suggestioni bossa nova dello strumentale chitarristico «Belo Horizonte», un po' kitsch la ritmica campionata di «Dancefloor», troppo piegata alla legge della cassa in quattro. Dalla sezione grandi classici, per questioni di bieco campanilismo citeremo «After the Love has gone», con quel diavolaccio di Biondi che non sfigura nemmeno quando si tratta di cantare a pochi centimetri di distanza dai miti della sua infanzia. E allora evviva il Biondi nazionale che, a pensarci bene, ha anticipato da buoni sette anni la discomania 2013!

Earth Wind & Fire
«Now, Then & Forever»
Legacy Recordings/Sony Music

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