Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2013 alle ore 17:51.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2013 alle ore 17:56.

My24
Piero Mazzarella (Ipp)Piero Mazzarella (Ipp)

L'attore Piero Mazzarella è morto questa mattina all'ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato d'urgenza dopo che si era sentito male intorno alle 5. Aveva 85 anni ed è stato uno dei più popolari interpreti del teatro dialettale milanese, nonché attore in molte pellicole a fianco di personaggi come Alberto Sordi, Renato Pozzetto e Lino Banfi. Mazzarella, figlio d'arte, era nato a Caresana, in provincia di Vercelli, nel 1928, ma subito trasferito a Milano dove è cresciuto imparando il tipico dialetto del popolo che farà gran parte della sua fortuna teatrale. Dopo quella di Zuzzurro, è la seconda morte in poco meno di 24 ore che colpisce il teatro milanese.

«Piero Mazzarella è stato uno dei più grandi protagonisti del teatro italiano, un artista che ha regalato al pubblico 242 commedie che con grande orgoglio, come lui stesso ricordava, sapeva ancora tutte a memoria» ha affermato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, sottolineando come «Mazzarella ci ha sempre mostrato le sue grandi doti di attore, ma anche quelle qualità umane tipicamente milanesi». «Piero Mazzarella, a cui nel 1974 il Sindaco Aniasi conferì la Medaglia d'Oro di Civica Benemerenza, era figlio dei vecchi palazzi di ringhiera, dove ha assorbito fin da subito il dialetto milanese e dove tutti si davano una mano, si aiutavano, dove c'erano pochi soldi ma tanta solidarietà» ha proseguito il sindaco, aggiungendo che «con grande maestria e allo stesso tempo con grande naturalezza, sapeva far ridere e commuovere, sapeva arrivare al cuore del pubblico in maniera semplice ma con messaggi profondi». «Un vero artista dal sapore autentico - ha concluso il sindaco - come autentici erano i suoi personaggi, penso ad esempio al Tecoppa: l'eco dei suoi spettacoli in dialetto milanese, risuonerà per sempre».

Shammah: aveva ricevuto lo sfratto, era ancora in attesa della legge Bacchelli
Piero Mazzarella «è finito un pò arrabbiato» dice la direttrice del teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah, spiegando che l'attore aveva ricevuto lo sfratto esecutivo dalla sua casa di Milano 2 lo scorso dicembre ed era ancora in attesa dell'applicazione della legge Bacchelli. «Il nostro teatro ha cercato di fargli avere la Bacchelli perchè aveva molto bisogno, è stato male e gli abbiamo anche anticipato dei soldi, abbiamo cercato di esserci - dice ancora Shammah - come abbiamo potuto».
Per uno di quegli strani scherzi del destino che spesso capitano ai grandi, Mazzarella al Parenti era stato protagonista di "La tempesta" di Tadini, dove interpretava Prospero che, di fronte a una minaccia di sfratto, rispondeva che piuttosto che lasciare la sua casa sarebbe morto, proprio come confidava agli amici lo storico attore dialettale milanese.

Proprio al Parenti, Mazzarella era stato in scena per l'ultima volta, lo scorso anno, in cinque serate in cui aveva riproposto il suo famoso personaggio Tecoppa: «Un regalo in un momento in cui nessuno più lo voleva», commenta Shammah, che si dice felice soprattutto per «averlo portato via dall'etichetta di attore milanese, facendogli interpretare Roth e Shakespeare». «In scena Mazzarella era una potenza, ma non gli è mai stato riconosciuto, non sarà il primo e l'unico caso - conclude la regista - di mancanza di memoria».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi