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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2013 alle ore 16:52.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2013 alle ore 13:02.

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Il lato del Duomo sul quale dovrebbero costruire un ascensore (Fotogramma)Il lato del Duomo sul quale dovrebbero costruire un ascensore (Fotogramma)

Le polemiche sono da sempre il sale dell'architettura: basterebbero anche da sole le famosissime dispute fra il Borromini e il Bernini a rendere l'idea di quanto il confronto anche più acceso abbia prodotto buoni frutti nel settore. Eppure noi italiani sul punto, talvolta rischiamo di strafare. Perché dopo le annose diatribe che allungarono ombre funeste sul Museo dell'Ara Pacis di Richard Meier (archistar contestatissimo anche per la bella chiesa di Dio Padre Misericordioso, meglio nota come le "Tre vele" e bocciata da alcuni romani come "magazzini più che chiesa"), o quelle ancor non giunte a termine per la Pensilina di Isozaki pensata per gli Uffizi, buona ultima arriva la risposta milanese con l'alt al progetto dell'ascensore panoramico, progettato dall'architetto Paolo Caputo per il Duomo.

La struttura, che verrebbe collocata sul lato nord della cattedrale, sarebbe interamente smontabile e senza alcun impatto per il sottosuolo o la costruzione. A commissionare il progetto, in vista di Expo con i suoi 20 milioni di turisti (in ascesa sulle guglie si prevedono flussi di visitatori da 120-13 mila al giorno) la Veneranda Fabbrica del Duomo, che con l'occasione punterebbe a risolvere sia gli annosi problemi di flussi in ascesa, sia l'agibilità ai diversamente abili.

In città ovviamente le due fazioni contrarie si contendono il successo, ma c'è da riflettere se è pur vero che in Europa tutto ciò non accade in tal misura. I parigini, che pure accettarono loro malgrado la Piramide del Louvre, certo non furono tutti concordi il primo gennaio 1977 quando si inaugurò uno degli attuali simboli della Ville Lumière: il Centro Georges Pompidou di Rue Beaubourg, che dalla via prese poi il nome più affettuoso. Nonostante lo choc iniziale di colori e innovazione non ci furono intoppi insuperabili. E che dire di sir Norman Foster alle prese con la cupola del Reichstag: un successo planetario di contaminazione che i berlinesi amarono fin da principio.

Spiega l'architetto Caputo: «la struttura viene realizzata in officina attraverso dei tubolari di 14 centimetri. Il traliccio viene poi sezionato in nove parti che vengono trasportatate con dei tir in Duomo, rimontate e saldate. Si prevedeno 6 mesi di cantiere, 2 mesi dei quali per il montaggio, con disagi per il pubblico quindi molto contenuti».

Quanto all'impatto estetico, come sarà?

«Si tratta di un traliccio che definisce una figura che si allunga verso l'alto così da richiamare la tensione del Gotico. La stessa struttura si richiama al "ramage", ancora quindi un tema caro al Gotico. Quanto allo stesso traliccio è poi del tutto autonomo rispetto all'edificio e le verifiche strutturali sono state fatte sulla base dei tralicci, ben più alti, già presenti nell'attuale restauro. Quindi sul fronte della sicurezza più che comprovati"

Sul Duomo certamente le polemiche non sono mai mancate: basti ricordare che già il "Caffè" di Pietro Verri contestava l'erigere delle guglie, compresa la più alta, e che solo il 20 maggio 1805 Napoleone pose fine ai tentennamenti facendo concludere la facciata e pretendendo che su una guglia fosse collocata anche la statua di San Napoleone.

A ben vedere poi, quanto ad impatto estetico e contaminazioni, anche strutturali, basterebbe attraversare la Galleria per incontrare il tamburo voluto dall'architetto Botta per il suo intervento di restauro del Teatro alla Scala, per non dire del precedente della Torre Velasca e del Pirellone, oggi a buon titolo eletti a simboli della città.

Ammonisce Renzo Piano, che proprio del Beaubourg fu autore insieme a Richard Rogers, che «L'architettura è un'arte di frontiera. Solo se si accetta la sfida di farsi contaminare, ha ragione di essere. Altrimenti è roba da salotto».

Eppur si sa fin dalla latinità: "nemo propheta in patria". Tanto meno se architetto. In Italia.

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