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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2014 alle ore 18:31.

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Il nome Malvasia viene utilizzato per designare numerosi vitigni, estremamente diversi tra di loro.
Troviamo infatti tipologie a bacca bianca non aromatica (Malvasia Istriana, del Chianti, del Lazio, di Candia, della Sardegna), a bacca bianca aromatica (di Lipari, di Candia Aromatica), a bacca nera non aromatica (di Lecce, di Casorzo) e a bacca nera aromatica (di Brindisi).

Il nome probabilmente deriva dalla città greca del Peloponneso Monembasi, Menemvasia o Monovaxia (cioè porto con una sola entrata): una storpiatura veneta del nome, dato che la città fu colonia della Serenissima.
I Veneziani prelevarono dalla zona di Monembasia vitigni per trapiantarli a Creta, ai tempi chiamata Candia.
La Malvasia ha grande diffusione in età Rinascimentale, venduto a Napoli e Venezia, assieme al Moscato di Siracusa, a prezzo altissimo.
I vini Malvasia erano così diffusi a Venezia che nel '500 col termine Malvasie si intendevano sia i vini di provenienza greca sia le osterie dove questi erano venduti. Ancora oggi a Venezia ci sono due calli denominate della "malvasia".
Oltre ai vini si esportavano anche i rispettivi vitigni, che nel corso degli anni sono stati impiantati un po' in tutt'Italia, differenziandosi poi in singole cultivar tipiche dei territori di destinazione.
Di grande interesse sono le malvasie piantate nelle isole: in particolare oggi voglio parlare di Sicilia e Sardegna, della Malvasia delle Lipari e della Malvasia di Bosa.
Una tra le più pregiate tipologie di Malvasia isolana è la Malvasia delle Lipari.
L'arcipelago delle isole Lipari (o Eolie) è costituito da sette isole di origine vulcanica, a cui si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal mare. Le isole sono disposte al largo della Sicilia settentrionale, di fronte alla costa tirrenica del messinese, da cui distano circa 40 km.

La vite è coltivata soprattutto nell'isola di Salina ed anche in quelle di Lipari e Vulcano.
Il vino "Malvasia delle Lipari" può essere nelle tipologie bianco, passito e liquoroso, ed è un uvaggio di uve Malvasia di Lipari al massimo al 95% e Corinto nero dal 5 all'8%.
Nella prima metà dell'Ottocento questo vino conosce una diffusione internazionale, grazie all'avvento della navigazione commerciale a vela, che, riducendo le distanze tra le Isole Eolie e la terraferma, ne permette l'esportazione in Europa e in America, quale preziosissimo e raffinatissimo vino da meditazione e da dessert.
Nel 1890 Guy de Maupassant nella sua "La vita errante" descrive l'isola di Salina ed il suo vino così "mentre tornavo, avevo scoperto dalla barca un'isola nascosta dietro Lipari. Il battelliere la chiamò Salina. Lì si produce il vino di Malvasia. Volli bere… una bottiglia del celebre vino….E' proprio il vino dei Vulcani, denso, zuccherato, dorato …"
La produzione dell'uva e del vino ha subito negli anni forti oscillazioni; nel 1800 si producevano circa 10.000 ettolitri; negli anni '60 ha raggiunto il minimo storico con una produzione di circa 200 ettolitri, attualmente se ne producono circa 800-900 ettolitri.
A partire dagli anni ottanta c'è stata una forte ripresa della viticoltura eoliana sotto la spinta di alcuni illuminati produttori, tra cui proprio Hauner, di cui scrivo tra qualche riga.

La storia recente parla di sviluppi positivi, con l'impianto di nuovi vigneti, la nascita di aziende, riconoscimenti nazionali e internazionali.
Passiamo alla Sardegna: qui il vitigno Malvasia sembra essere arrivato grazie a dei monaci benedettini durante il periodo della dominazione bizantina.
Si è diffuso soprattutto nelle attuali province di Oristano e Cagliari, raggiungendo qualità specifiche nella zona di Bosa, diventata DOC nel 1972.
La Malvasia di Bosa è considerata da sempre un vino nobile, particolare, da riservare per circostanze e persone speciali, è il vino della domenica mattina, perchè gli uomini, dopo la messa, fanno il giro delle cantine e si scambiano pareri sulle sue qualità.
La cantina simbolo tra i produttori di Malvasia di Bosa è sicuramente Columbu.

Hauner – S.Marina Salina-Isole Eolie (ME)
La cantina Hauner si trova nell'isola di Salina, appartenente all'arcipelago delle isole Eolie, al largo della Sicilia settentrionale, di fronte alla costa tirrenica del messinese, da cui dista circa 40 km.
Fondatore della cantina, che porta il suo nome, è stato Carlo Hauner, pittore e designer bresciano di origine boema.
E' uno dei primi turisti a scoprire le Eolie, nel lontano 1963. Da quel momento ci trascorre periodi sempre più lunghi e con sempre maggior frequenza, fino a trasferirsi negli anni '70.

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