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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2014 alle ore 10:51.

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Il Timorasso è vitigno a bacca bianca, sicuramente uno dei vitigni autoctoni più rappresentativi del Piemonte sud-orientale.
Un tempo veniva coltivato in un vasto territorio, dal Novese al Tortonese, spingendosi fino a Voghera, in provincia di Pavia.
Oggi è autorizzato in provincia di Asti ed Alessandria e, credo provvisoriamente, in provincia di Cuneo, ma il suo territorio di elezione, in cui è considerato il vino bandiera, e su cui stanno ormai dagli anni '80 lavorando con passione e dedizione i più lungimiranti produttori del territorio, tra cui non posso non citare Walter Massa di Monleale, è rappresentato dai Colli Tortonesi.
In questa area è coltivato dal Medioevo, ed è citato nella prima enciclopedia agraria redatta nel XIV secolo dal bolognese Pier de Crescenzi.
Tra i problemi del vitigno, che nei decenni passati hanno fatto sì che venisse in parte abbandonato, vi è la grande incostanza della sua produttività e le difficoltà di coltivazione e vinificazione.
A favore giocano invece la buona resistenza alle malattie e agli eventi atmosferici.
I Colli Tortonesi hanno terreni sedimentari, argillo-marnosi, che trasferiscono sali alle uve, conferendo ai vini una caratteristica sapidità.
Si ottengono vini di buona struttura, con una notevole predisposizione per un medio invecchiamento.
La passione messa dai vigneron locali ha portato anche ad ottenere prestigiosi riconoscimenti, come i Tre Bicchieri, ottenuti in anni diversi da tutte e 3 le aziende familiari che introduco brevemente di seguito.

Vigneti Massa – Monleale (AL)
L'azienda è nata nel 1879, e si è dedicata da sempre alla produzione di uva e vino, venduto per decenni sfuso.
Siamo alla quarta generazione con Walter Massa, che è stato il primo ad imbottigliare ad inizio anni '80.
E' coadiuvato da mamma e sorella, ma soprattutto ha 2 nipoti quindicenni che amano questo lavoro e corrono appena possono in vigna con lui: la nuova generazione si sta già formando!
L'azienda ha 23 ettari di vigneti, con cui si producono annualmente circa 120.000 bottiglie, divise su 10 etichette.
I vitigni di punta sono Barbera e Timorasso.

Claudio Mariotto – Tortona (AL)
L'azienda Agricola ha quasi un secolo, dato che nasce nel 1920 grazie al bisnonno Bepi.
I decenni scorrono con il lavoro di nonno Salvatore e papà Oreste, e negli anni '90 Claudio prende in mano l'azienda assistito dal fratello Mauro e dalla mamma Piera.
Attualmente Claudio dispone di 26 ettari di vigneti, con cui produce poco più di 100.000 bottiglie annue. Le etichette sono circa una dozzina. Come altri colleghi del territorio, decide di puntare decisamente sulla Barbera e sul Timorasso.

La Colombera – Tortona (AL)
L'azienda agricola nasce con nonno Renato, che pianta i primi vigneti negli anni '50.
Negli anni '70 Piercarlo, figlio di Renato e papà di Elisa, decide di non vendere più l'uva, ed inizia a vinificare, vendendo il vino sfuso ai privati.
Negli anni l'azienda s'ingrandisce e nel 1998 viene prodotta la prima etichetta, che il papà dedica alla figlia, "Elisa".
Nel 2000 si vinifica per la prima volta il Timorasso.
Nel frattempo Elisa, ora mamma da meno di un anno, entra in azienda, diventa enologa e, avendo studiato a Milano, con il Professor Scienza, porta avanti un progetto di selezione delle viti di Timorasso.
Gli ettari vitati sono 18, che consentono di produrre circa 70.000 bottiglie, divise su 8 etichette diverse.
Di seguito i miei appunti di degustazione: ho assaggiato un Timorasso per ognuna delle tre aziende presentate.

Montecitorio Derthona 2010 – Vigneti Massa
E' un Timorasso in purezza.
Il tenore alcolico è del 14 %.
Le bottiglie prodotte sono 4.500.
Vinificazione ed affinamento in acciaio.
Il colore è di un bellissimo giallo dorato, estremamente intenso, addirittura quasi color oro.
I profumi sono intensissimi, ma così delicati ed equilibrati da trasmettere finezza e freschezza.
Decisamente strutturato, oltre ai frutti gialli notevoli i sentori minerali ed anche delle note quasi balsamiche.

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